A 42 anni dalla morte, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Siracusa ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta della Polizia di Stato, Domenico Russo con una messa che sarà celebrata stasera, alle ore 19:00, presso la Chiesa di San Tommaso al Pantheon a Siracusa, per commemorarne il feroce eccidio. L’impegno contro la mafia, la lotta al banditismo, gli incarichi contro il terrorismo negli anni di Piombo. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa è stato una figura di spicco delle istituzioni italiane e il suo omicidio, compiuto dalla mafia alle 21:15 del 3 settembre 1982, a Palermo, è stato uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana. Nell’esecuzione di Dalla Chiesa, ordinata da Cosa Nostra, persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro, che si trovava al posto di guida dell’Autobianchi A112, e l’agente di scorta Domenico Russo, che seguiva la coppia a bordo di una seconda auto. Dalla Chiesa era stato da poco nominato prefetto di Palermo. “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli” …questa è una delle frasi celebri pronunciate dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ha servito nell’Arma per ben 41 anni, dal 1941 al 1982, quando, nominato Prefetto di Palermo, si congedò, da quella che egli chiamava “famiglia“, con il saluto di commiato da Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, allora massimo incarico a cui un Carabiniere potesse ambire. Oggi, in occasione dell’anniversario del tragico evento, il Personale delle Prefetture di tutta Italia, si unirà in un momento di raccoglimento e commemorazione, alle ore 9:30, osservando un minuto di silenzio. Navigazione articoli Cassaro, vìola gli arresti domiciliari: 44enne finisce in carcere Pallamano, l’Aretusa torna ad allenarsi