<<Siamo per la legalità, per l’applicazione dei codici Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e contro qualsiasi situazione di malaffare. Il Comune di Melilli deve essere intransigente con chi, se responsabile, ha fornito il suo contributo per l’ampliamento della discarica Cisma e il traffico illecito di rifiuti pericolosi, intrecciando rapporti di malaffare con la criminalità organizzata>>. Parole chiare quelle pronunciate da Giuseppe Carta, candidato sindaco per la coalizione “Uniti per cambiare”, all’indomani del blitz dei Carabinieri di Catania che, su delega della DDA etnea, hanno arrestato 14 persone, tra cui Salvatore Salafia, funzionario del Comune di Melilli. <<E’ necessario che in questo paese torni al più presto la serenità – prosegue Carta – e che non si ripetano episodi di infiltrazioni mafiose che rischiano di danneggiare una comunità che, con quanto accaduto, non c’entra nulla. Se il geometra Salafia ha sbagliato, è giusto che paghi. Mi auguro comunque che riesca a chiarire al più presto la sua posizione con la magistratura. Non so ancora quale sia l’entità del reato che gli viene contestato e attendo gli esiti dell’inchiesta anche per capire chi ci sia stato, eventualmente, dietro di lui>>. Carta prosegue: <<In termini di salubrità dell’ambiente, abbiamo già dato. E pure tanto. Dobbiamo tornare ad essere un paese che crei occupazione e che porti avanti un nuovo modo di fare economia. Siamo lontani dalle cricche e faremo di tutto perché a Melilli possa tornare a respirarsi un’aria pulita, sotto tutti i punti di vista. Questi episodi non fanno altro che mettere in cattiva luce un Comune che non ha alcuna responsabilità su quanto accaduto ed è assolutamente estraneo a vicende di questo genere. Se qualcuno – sottolinea il candidato sindaco – sfruttando il ruolo ricoperto all’interno di un ente pubblico (qualsiasi fosse), si è macchiato di gravi reati è giusto che paghi. Starà alla magistratura fare piena luce su tutto>>.

Non c’è pace dunque per Melilli. Qualche giorno fa, infatti, il consulente legale del Comune, Stefano Elia, aveva portato a conoscenza della stampa il grave atto intimidatorio subito, relativo al rinvenimento di due proiettili nella cassetta delle poste del suo studio. <<Massima solidarietà all’avvocato Elia. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia e ci auguriamo che le forze dell’ordine – afferma Carta – individuino al più presto i responsabili. Stefano Elia ha sempre svolto la sua attività nel rispetto della legalità e con la massima trasparenza. Ha lavorato, e continuerà a lavorare, con grande abnegazione per il Comune di Melilli. E’ un serio professionista ed un uomo per bene. E’ probabile che a qualcuno tutto questo non piaccia ma noi saremo sempre al suo fianco. Dispiace che sia stato fatto oggetto di questo vile atto intimidatorio e confidiamo che anche su questo episodio si faccia luce al più presto. L’avvocato deve poter lavorare con la serenità che lo ha sempre contraddistinto e mi rendo conto che, in questo modo, non è per nulla semplice. E’ normale che sia scosso e preoccupato ma noi non lo lasceremo solo. Gli saremo sempre accanto>>.

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