Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa ribadisce la totale contrarietà alla proposta avanzata in sede regionale della reistituzione del Tribunale di Modica ed alla sottrazione al Tribunale di Siracusa dei Comuni di Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo. A comunicarlo è il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, Antonio Randazzo tramite una nota inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Ministro della Giustizia e a tutti gli organi competenti.“Nel 2012 si previde la soppressione, oltre che di tutte le sezioni distaccate, di 31 Tribunali tra cui quello di Modica. – scrive Randazzo – Da allora nessun mutamento in ordine alla popolazione, all’economia e alla complessiva domanda di giustizia si è verificato nel senso di richiedere la espropriazione di competenze e ambiti territoriali dal Tribunale di Siracusa, ed anzi sia per popolazione che per numero di affari che per le condizioni socioeconomiche è certamente oggi ancora maggiormente prevalente e logica la concentrazione razionalizzatrice delle risorse nel Tribunale di Siracusa, sotto i profili logistico, organizzativo e funzionale da privilegiare”. Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati aretusei fa, quindi, un excursus storico riguardante le trasformazioni territoriali del Siracusano e del Ragusano. “Fino al 1929 e sin dalla cacciata dei Borboni e realizzazione dell’Unità d’Italia, com’è noto, sia Modica che Ragusa facevano parte dell’unica provincia di Siracusa. Nel 1929 la provincia di Siracusa fu divisa e, per ragioni politiche note ai più, venne creata la nuova Provincia di Ragusa, ancorché sussistesse ab antiquo la maggiore importanza di Modica sede di Tribunale fin dal 1361. Si venne così a creare un’irrazionale coesistenza di due Tribunali (Modica e Ragusa) a 10 km I’uno dall’altro e che insistevano sullo stesso ambito di territorio di popolazione ed economico. Negli anni ’50 del secolo passato Siracusa ebbe già a subire un tentativo di sottrarre alla competenza del circondario del capoluogo aretuseo i comuni di Noto, Pachino, etc., spostandoli nell’orbita dei Tribunali Iblei, tentativo contrario ad ogni razionale amministrazione della giustizia, che fu sconfitto dalla pronta e compatta reazione dell’Avvocatura siracusana, del ricostituito COA, e della rappresentanza politica di Siracusa. Nel 1998 il legislatore decise di sopprimere la figura del Pretore con l’istituzione del giudice unico del Tribunale e nel rito la devoluzione delle impugnazioni tutte alla Corte d’Appello del Distretto (Catania). Frattanto venne tuttavia costruito, ma già invecchiato e inadeguato all’atto della inaugurazione, il Tribunale a Ragusa ma veniva, altresì, edificato ex novo e inaugurato nel 2004 il Tribunale di Modica”. Per gli avvocati siracusani “i pochi affari trattati non avrebbero giustificato l’esistenza del Tribunale di Modica”. E questo, malgrado il suo circondario rispondesse alle esigenze di coesione sociale ed economica che fa gravitare, ancora oggi, i quattro Comuni del Siracusano su Modica per quanto riguarda, ad esempio, le prestazioni sanitarie fornite dall’ospedale modicano. “Nel 2012 – aggiunge il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, Antonio Randazzo – si previde la soppressione, oltre che di tutte le sezioni distaccate, di 31 Tribunali tra cui quello di Modica. Da allora nessun mutamento in ordine alla popolazione, all’economia e alla complessiva domanda di giustizia si è verificato nel senso di richiedere la espropriazione di competenze e ambiti territoriali dal Tribunale di Siracusa, ed anzi sia per popolazione che per numero di affari che per le condizioni socio economiche è certamente oggi ancora maggiormente prevalente e logica la concentrazione razionalizzatrice delle risorse nel Tribunale di Siracusa, sotto i profili logistico, organizzativo e funzionale da privilegiare. I problemi sono semmai opposti e derivati dalle endemiche carenze di organico sia nei magistrati addetti al Tribunale di Siracusa che del personale giudiziario e amministrativo e richiederebbero un incremento di quello del Tribunale di Siracusa. In tale quadro è ingiustificata e ingiustificabile la pretesa oggetto del deliberato dell’ARS di proporre al Parlamento, a modifica del decreto legislativo del settembre 2012, di istituire il Tribunale di Modica-Val Noto senza però – come sarebbe stato logico e ovvio – redistribuire i soli comuni in atto facenti parte del circondario del Tribunale di Ragusa, ma sostanzialmente ed illogicamente, invece, ridimensionando il circondario del Tribunale di Siracusa con I’amputazione dei Comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, da sempre organicamente connessi ed integrati con il tessuto economico e sociale di Siracusa, ed estranei a quelli iblei. Inoltre, la proposta di reistituzione del Tribunale di Modica prevede per essere realizzata la modifica delle piante organiche con nuovi e maggiori oneri per il bilancio dello Stato e comporterebbe necessariamente la sottrazione al Tribunale di Siracusa di magistrati, personale di cancelleria, uffici per il processo e Ufficiali Giudiziari del Circondario di Siracusa da trasferire per il secondo Tribunale nella Provincia di Ragusa, pur avendo questa una popolazione, dimensioni ed economia inferiori alla Provincia di Siracusa”. ”Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa – ribadisce il suo Presidente, Randazzo – sollecita i cittadini della Provincia di Siracusa, l’avvocatura aretusea ed i suoi rappresentanti ad ogni livello, le Forze sociali, i deputati regionali, e i parlamentari della Camera e del Senato della Provincia di Siracusa, i Sindacati dei lavoratori, degli artigiani, dei commercianti, le Associazioni imprenditoriali e le Associazioni Forensi a mobilitarsi per difendere il nostro Tribunale da simile iniziativa per la nostra provincia e per la stessa funzionalità della Giustizia e chiede che il Parlamento la respinga, anche se i Consigli comunali di Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo si sono espressi favorevolmente al progetto Tribunale di Modica-Val di Noto”. Navigazione articoli Diffuso in città il vademecum contro l’emergenza idrica. Il sindaco: “E’ il momento di fare la nostra parte” Lutto nel giornalismo siciliano, è morto Rino Lodato: i messaggi di cordoglio