Ieri, alle ore 19,00, presso la Chiesa di San Tommaso al Pantheon, a Siracusa, è stata celebrata una messa per commemorare il 42° anniversario dell’eccidio del Generale dei Carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo, della moglie, Emanuela Setti Carraro e dell’Agente Scelto della Polizia di Stato, Domenico Russo.

Alla funzione religiosa, officiata dal Parroco, Don Massimo Di Natale ed organizzata dalla sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sono intervenuti il Prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella, il Questore, Roberto Pellicone, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Custode Incarbone ed il Ten. Anna Aurora Bellaluna del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Hanno partecipato, altresì, numerosi soci e benemerite dell’ANC, una nutrita rappresentanza di
aderenti dell’Associazione Lamba Doria, anch’essa sempre sensibile e partecipe ai temi attinenti la
storia e la legalità e molti cittadini che hanno voluto essere presenti a questo significativo momento.

La commemorazione, in conclusione, è stata impreziosita dalla lettura di una nota riguardante la
carriera del Generale-Prefetto con i sentimenti che la sua memoria tutt’oggi suscita nel cuore di tutti
i Carabinieri e dall’intervento del Prefetto che ha tenuto a ricordare come Dalla Chiesa considerava la mafia un fenomeno sociale ed allora, come oggi, per contrastarla bisogna unirsi con coraggio, responsabilità ed efficacia.

Il Generale siede tra gli eroi che l’Arma dei Carabinieri ha donato al Paese, con il suo estremo sacrificio ha sublimato un’esistenza interamente spesa al servizio della collettività e la via da lui tracciata rimarrà indelebile.

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