Sì al terzo mandato per i sindaci dei Comuni tra cinque e 15mila abitanti e al secondo vice presidente del consiglio comunale, no alla norma che avrebbe consentito di aumentare il numero degli assessori. Sono alcune delle novità introdotte dal disegno di legge che ridisegna la vita dei Comuni siciliani, approvato dalla prima commissione dell’Ars. Il testo, che ora sarà trasmesso all’Aula, conta una quindicina di articoli e modifica alcune regole degli enti locali dell’Isola. La commissione presieduta da Ignazio Abbate ha cancellato la norma che aveva fatto discutere nelle scorse settimane e che prevedeva l’aumento delle poltrone di assessori nelle giunte comunali, seppur a costi invariati. È stato il centrodestra, che ha obbedito a un volere del governatore Renato Schifani, a proporre e votare l’emendamento soppressivo di una norma che era comunque nata nel recinto della maggioranza. La novità più consistente, quindi, riguarda i Comuni dai cinque a 15mila abitanti: in queste città il limite alla “ricandidabilità” dei sindaci sale da due a tre. Nei piccoli centri (fino a cinquemila abitanti), inoltre, salta ogni tetto ai mandati delle fasce tricolori. Altra novità riguarda le quote di genere. Una soglia minima del 20% per ogni genere, femminile o maschile, viene introdotta per le giunte dei Comuni con popolazione superiore alle tremila anime. Nasce, inoltre, la figura del “consigliere supplente”, che sarà subito attiva all’indomani del sì definitivo alla legge. Si tratta del primo dei consiglieri non eletti che subentra al collega di lista che lascia il Consiglio per far parte, anche momentaneamente, della Giunta. Il secondo vice presidente del consiglio comunale, invece, sarà possibile eleggerlo nei Comuni con popolazione pari o superiore a trentamila abitanti. Svolgerà la funzione di vicepresidente vicario il consigliere eletto che avrà riportato il maggior numero di voti. Novità anche per le elezioni comunali, dove viene introdotto per la prima volta il “tagliando antifrode” sulle schede elettorali. Una parte corposa della legge viene dedicata a un’autentica riforma delle regole sui revisori contabili nei Comuni. Nasce un elenco regionale dei più qualificati, depositato presso l’assessorato regionale all’Economia. I Comuni dovranno emanare due avvisi: uno per il presidente del collegio e uno per i componenti. L’estrazione a sorte del revisore, dei componenti del collegio dei revisori e del presidente viene effettuata pubblicamente in una seduta del consiglio comunale. Navigazione articoli Priolo, approvate variazioni bilancio di previsione Siracusa, domenica all’Open Land formazione del PPE per sindaci ed amministratori locali