Il Comune di Pisa, stamane lunedì 14 Ottobre, intitola un giardino pubblico ad Emanuele Scieri, il parà della Folgore ucciso nel 1999 a soli 26 anni nella caserma Gamerra di Pisa. Per quel delitto è in corso il processo d’appello a due ex caporali, mentre un terzo sottufficiale è stato assolto con il rito abbreviato in primo e secondo grado. 

Alla cerimonia, svoltasi in via di Gello, erano presenti il sindaco di Pisa, Michele Conti e l’assessore alla partecipazione e ai servizi demografici, Gabriella Porcaro

“La nostra amministrazione – ha dichiarato l’assessore alla Partecipazione, Gabriella Porcaro – porta a compimento un percorso avviato con delibera di giunta del 2020 con la quale si proponeva, nei pressi della via di Gello, l’intitolazione di un giardino a Emanuele Scieri“.

L’omaggio, che si è svolto alla presenza del fratello di Emanuele, Francesco e della madre, Isabella Guarino, è stato fortemente voluto dall’amministrazione pisana in segno di profondo rispetto e di vicinanza ai suoi familiari e ai suoi amici.

“Per mantenere vivo il ricordo di Emanuele – ha aggiunto l’assessore Porcaro – abbiamo deciso di dedicargli un albero, il liquidambar, che nella cultura orientale evoca la pace e la meditazione. Un semplice gesto con cui intendiamo riconoscergli una degna memoria nella città in cui aveva iniziato un importante capitolo della sua vita“.

L’Associazione “Giustizia per Lele“ ringrazia l’amministrazione del Comune di Pisa e l’intera città di Pisa per l’iniziativa promossa in Via di Gello e lo fa con un toccante comunicato che pubblichiamo integralmente:

“Dedicare l’area urbana limitrofa alla caserma Gamerra ad Emanuele Scieri è un atto di grande valore simbolico a memoria di una tragedia accaduta, quasi 25 anni addietro, all’interno di una istituzione dello Stato italiano, all’interno della caserma Gamerra di Pisa.

Una vita, quella di Emanuele, spezzata senza un motivo, senza una ragione, senza un perché. All’interno di quella caserma si decise della vita di un giovane ragazzo di soli 26 anni, chiamato a svolgere il suo dovere: servire lo Stato in tempo di pace.

La città di Pisa è stata sempre vicina alla tragedia di Emanuele Scieri sin dalle prime ore dall’accaduto, da quel tragico 14 agosto 1999 e l’iniziativa promossa testimonia quanto forte e sentito sia stato nel tempo il sentimento di vicinanza ad Emanuele, alla famiglia e a tutti coloro i quali in questi lunghissimi anni hanno lottato per lui, per l’affermazione della verità e della giustizia. Il percorso giudiziario continuerà a fare il suo corso ma lo spazio verde in Via di Gello che porterà il nome di Emanuele resterà per sempre a favore delle nuove generazioni che lo vivranno e avranno così modo di domandarsi chi fosse Emanuele Scieri e quale terribile evento segnò, irrimediabilmente, la sua giovane vita e quella dei suoi cari.

Ancora grazie all’amministrazione di Pisa, a tutti i pisani, per questo importante segnale di amicizia e di speranza che attraverso il nome di Emanuele guarderà fiducioso al futuro,  a una società migliore, senza violenza, senza l’esercizio della prevaricazione, senza nonnismo, senza bullismo, senza viltà, a una società pulita, sana e giusta“.

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