“Siracusa è città in prima linea nelle politiche di accoglienza dei migranti. Esse però non possono essere disgiunte da quelle dell’integrazione: è un percorso difficile, ma è l’unico destinato ad essere premiato.Questo appuntamento, peraltro, cade proprio nel vivo di una polemica, solo politica e strumentale, sul ruolo delle Ong e del volontariato. Ecco, da Sindaco che sin dal suo insediamento si è trovato ad affrontare questa emergenza, sento il dovere di ringraziare quanti, in questi anni, si sono spesi per questa missione”. Lo ha detto nel suo intervento il sindaco, Giancarlo Garozzo, portando il saluto della città ad organizzatori e partecipanti, in occasione della cerimonia di apertura del “Festival Sabir” in programma da oggi a sabato prossimo.

Promosso da Arci, insieme ad Acli e Caritas,di “A Buon Diritto”, “Asgi”, “Carta di Roma” e Cgil, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Anci,  del Comune, dell’Unar e la mediapatnership della Rai, il “Festival Sabir” si svolge nei luoghi simbolo delle porte d’Europa. Dopo le edizioni di Lampedusa e Pozzallo, adesso è Siracusa ad ospitare l’evento che quest’anno ha come assi centrali gli accordi stipulati con i paesi d’origine e transito dei migranti per fermarne le partenze, e le politiche sui minori stranieri non accompagnati, particolarmente numerosi proprio nelle strutture d’accoglienza di Siracusa e provincia.

Come nelle precedenti edizioni, il Festival vedrà una forte partecipazione di esponenti della società civile italiana e internazionale. Verranno organizzati laboratori con migranti e studenti delle scuole della città siciliana, momenti formativi, incontri internazionali, appuntamenti culturali, con performance teatrali, presentazione di libri con gli autori, graphic novel,  mostre e concerti.

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