Dopo la nota emessa dall’Autorità Anticorruzione Nazionale riguardante l’appalto inerente alla gestione degli asili nido comunali trasmessa dal presidente dell’Anac, Roberto Cantone alla competente Procura della Repubblica, il deputato Pippo Zappulla e la consigliera comunale Simone Princiotta, tornano all’attacco del Comune. “Già qualche mese fa, su richiesta della consigliera Simona Princiotta – dice Zappulla – l’Autorità Anticorruzione aveva dedotto in merito alla irregolarità di alcuni Durc delle società affidatarie del servizio. In quell’occasione, il sindaco Garozzo aveva sminuito il valore tecnico della nota dell’Anticorruzione definendolo un atto non vincolante. L’Amministrazione Garozzo anche in questo caso come nel caso del servizio idrico, si è sempre trincerata dietro una singolare ed isolata interpretazione del concetto di urgenza. Sul punto ricordo a Garozzo – continua Zappulla – che l’atto di indirizzo della consigliera Princiotta per la richiesta di interrompere le proroghe sul servizio di gestione degli asili nido (durate 15 anni) risale a novembre del 2013; ne consegue che l’amministrazione comunale ha espletato solo dopo due anni il nuovo bando con ciò conclamando in se e per se l’inesistenza di ogni possibile urgenza”. Zappulla e Princiotta rincarano la dose quando affermano che “oggi ci ritroviamo con contestazioni elevate dalla Procura della Repubblica con riferimento ai gestori degli asili e con contestazioni pesanti dell’Autorità Anticorruzione, ma ciò nonostante il Comune rimane immobile e i gestori continuano a percepire soldi pubblici. Considerata la gravissima situazione che è ormai sotto gli occhi di tutti, nei prossimi giorni – concludono Zappulla e Princiotta – procederemo a formalizzare istanza di sequestro presso le competenti autorità, con riferimento a somme che il Comune ha pagato e continua a pagare come se nulla fosse. Il tutto a tutela dei cittadini e delle casse comunali”. Navigazione articoli Telecittà ch 654 – TELEGIORNALE del 17 maggio 2017 Port Authority, Munafò: “Sembra che la questione non interessi a nessuno”