Interrogatorio di garanzia per l’imprenditore siracusano, Roberto Cappuccio, in carcere a Cavadonna nell’ambito di un’operazione antimafia della Procura di Messina. L’amministratore dell’Unigroup è stato sentito dal Gip, Carmen Scapellato, per rogatoria su delega del giudice delle indagini preliminari del tribunale peloritano. A Roberto Cappuccio viene contestato il reato di tentata estorsione aggravata ai danni un operatore commerciale. L’imprenditore di Siracusa ha respinto ogni accusa ed ha detto di essere soltanto una vittima dell’organizzazione mafiosa.

“Io sono finito  in carcere e l’uomo che mi ha fatto una truffa di novecentomila euro se la ride beatamente in stato di libertà” , avrebbe detto Cappuccio che ha prodotto al Gip una corposa documentazione per dimostrare di avere fornito forme di formaggio di eccellente qualità alla presunta vittima del tentativo di estorsione e di non avere ricevuto il pagamento. “L’ho contattato, l’ho anche pregato di far fronte agli impegni economici presi, ma non c’è stato nulla da fare. E, io persona perbene che dò lavoro a tante famiglie mi ritrovo sbattuto in carcere, solo per avere rivendicato il pagamento delle centinaia e forse migliaia di forme di formaggio consegnate a questo individuo”.

L’avvocato Bruno Leone che lo difende ha annunciato il ricorso al tribunale del Riesame di Messina.

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