Prosegue l’attività preventiva e repressiva posta in essere dai militari della Compagnia di Noto avente ad oggetto le corse clandestine di cavalli ed i maltrattamenti cui questi sono sottoposti: un fenomeno che, oltre ad arrecare pericolo agli utenti dei tratti stradali interessati, rappresenta una fonte di illecito arricchimento della criminalità comune ed organizzata.

A seguito della recente attività investigativa dei militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Noto, che ha visto il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 5 netini indagati per i reati di cui agli articoli 416 e 544 ter, quater e quinquies del codice penale (associazione per delinquere, maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate e divieto di combattimenti tra animali) per una corsa clandestina svoltasi domenica 09 luglio scorso nella zona collinare del comune di Noto, i Carabinieri hanno organizzato un mirato servizio unitamente al personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa con la collaborazione del personale veterinario dell’ASP di Siracusa al fine di verificare lo stato di salute degli animali, controllarne le condizioni di custodia ed accertare l’eventuale uso di farmaci dopanti per alterarne le prestazioni nel corso delle gare.

Nell’ambito dell’articolato servizio sono state ispezionate e perquisite alcune scuderie e, alla presenza dei proprietari o di coloro che ne avevano la disponibilità, si è proceduto a sottoporre a visite sanitarie tutti gli animali presenti al fine di verificarne lo stato di salute ed individuare l’eventuale utilizzo di sostanze dopanti.

All’esito del servizio una persona è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’articolo 443 del codice penale (somministrazione di specialità medicinali guaste e/o imperfette) e sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 4.000 euro.

In particolare, in una delle scuderie controllate in territorio di Noto, per la quale non era stato mai richiesto ed ottenuto il codice aziendale, i Carabinieri del NAS hanno rinvenuto diverse confezioni di farmaci destinati all’uso umano, alcuni dei quali scaduti, tutti con effetto dopante. Nello specifico, uno dei farmaci rinvenuti, aumentando la produzione di specifiche proteine, contrasta lo stress psico-fisico dell’animale facendo diminuire la percezione di stanchezza. Un altro farmaco, invece, aumentando la produzione di globuli rossi nel sangue, consente una migliore e maggiore circolazione dell’ossigeno nei tessuti muscolari.

La presenza di tali sostanze all’interno della struttura e le caratteristiche psicofisiche dell’animale, particolarmente prestante e visibilmente agitato, facevano ipotizzare ai medici veterinari che lo stesso fosse stato sottoposto a trattamenti dopanti al fine di migliorarne le prestazioni durante lo svolgimento di gare da corsa, verosimilmente clandestine. Pertanto, il personale medico dell’A.S.P. ha provveduto ad effettuare un prelievo di sostanza ematica per sottoporlo a successive analisi cliniche presso i propri laboratori.

I Carabinieri continueranno a seguire il fenomeno con la massima attenzione, ponendo in essere tutte le indagini del caso al fine di risalire all’identità di altri soggetti coinvolti nelle citate corse clandestine. Al riguardo, i militari dell’Arma invitano i cittafini a collaborare con le Forze dell’Ordine per contrastare il fenomeno, segnalando tempestivamente la presenza ingiustificata di persone ed animali, specie nei tratti di strada che maggiormente si prestano allo svolgimento delle gare illegali.

 

 

 

 

 

 

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