Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Siracusa sono stati allertati da un cittadino che aveva notato nei pressi di alcune abitazioni, la presenza di due individui con atteggiamento sospetto.

Alcuni abitanti della zona infatti, avevano notato dei ragazzi presso il cancello della zona militare in cui sono ubicate alcune antenne ripetitrici, ed hanno quindi allertato i militari dell’Arma.

I motociclisti dell’Arma si sono recati nel luogo indicato ed hanno effettivamente trovato due fratelli siracusani, L.G. di 29 anni, disoccupato con precedenti di polizia e L.P., 25enne, disoccupato ed incensurato, nei pressi del cancello dell’area militare, procedendo all’immediato controllo e perquisizione degli stessi. All’atto del controllo, L.G. si è dato alla fuga strattonando il militare che stava procedendo alla perquisizione. È iniziato quindi un inseguimento per le vie cittadine ultimato con un folle gesto del fuggitivo. L’uomo, avendo imboccato una strada senza uscita, invece di desistere e porre fine alle fuga, ha deciso di lanciarsi da un parapetto che cinge lateralmente la carreggiata nel cortile di un’abitazione sottostante, che si trova a più di dieci metri di altezza. La proprietaria di casa, trovandosi un estraneo in cortile ha iniziato ad urlare aiuto per la paura di essere rapinata o comunque subire atti di violenza, ma è stata subito soccorsa dai militari dell’Arma che avevano assistito attoniti a tutta la scena. Sono stati immediatamente chiamati i medici del 118 per soccorrere L.G. che, vivo per miracolo, nonostante la caduta continuava ad opporre resistenza e a proferire frasi senza senso nei confronti dei militari. Condotto al pronto soccorso, al giovane, non in pericolo di vita, è stata riscontrata la frattura di polso e omero, con un’emorragia interna nella zona dell’addome.

Nel primo pomeriggio,poi, i Carabinieri hanno effettuato anche una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei fratelli, in cui sono state rinvenute e sequestrate una dose di marijuana, una cartuccia da guerra calibro 5.56 e sostanze anabolizzanti vietate dalla legge. Al termine degli accertamenti il L.G. è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e successivamente rimesso in libertà così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, mentre entrambi sono stati denunciati per il possesso di munizionamento da guerra e di sostanze anabolizzanti vietate, e segnalati in prefettura per il possesso dello stupefacente.

 

 

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