Un’ampia porzione di una delle zone umide più importanti del Mediterraneo, ovvero quel sistema di lagune costiere che va sotto il nome di “Pantani della Sicilia Sud Orientale”, potrà beneficiare finalmente di tutte quelle azioni ed interventi volti a tutelarne ed incrementarne l’enorme valore naturalistico. A quanto pare bisogna fare altre considerazioni in merito al dissesto idrogeologico a cui vanno incontro queste bellissime riserve naturali. I rappresentanti della Fondazione tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt (fondazione Pro Biodiversità), la società che nel 2014 ha acquistato il Pantano Cuba, e che poi ha completato l’iter nel 2016 per l’acquisto del Pantano Longarini, ha incontrato pochi giorni fa i rappresentanti del comitato Granelli su iniziativa dei componenti del Map,il movimento autonomo pachinese che ha deciso di tutelare gli interessi dei numerosi pachinesi che possiedono le case tra Granelli e i Pantani ormai appartenenti alla società tedesca.“Dopo un sopralluogo presso i canali di drenaggio dei terreni e presso le foci del pantano al confine tra Ispica e Pachino – ha spiegato Giordano Di Raimondo – abbiamo condiviso la necessità di individuare un piano d’azione da proporre a tutti gli enti “competenti” nella materia della salvaguardia delle zone umide congiuntamente alla prevenzione dei danni causati dal dissesto idrogeologico. Nei prossimi giorni, consultando i proprietari di case e terreni , sperando nella partecipazione numerosa degli interessati, cercheremo di produrre un documento programmatico delle azioni necessarie alla pulitura e al funzionamento ottimale del sistema dei canali e di sbocco a mare”. Un modo per evitare un emergenza come il dissesto idrogeologico che potrebbe arrecare danni anche ai proprietari delle villette se non all’ecosistema stesso.”Siamo ottimisti-ha concluso Di Raimondo-sulla collaborazione degli “enti” nel cercare di gestire correttamente il territorio evitando di arrivare alla dannosa emergenza”.I Pantani Cuba e Longarini formano il nucleo principale di questo articolato complesso di zone umide che si estende lungo il litorale tra Pozzallo e Marzamemi e ne costituiscono la porzione più ampia e rappresentativa dei vari habitat ed ecosistemi,un passo importante al fine di salvaguardare l’ecosistema e i cittadini. Navigazione articoli Siracusa, incontro tra la Polizia di Stato e gli studenti della “Paolo Orsi” per la nuova app “YOU POL “ TELECITTA’ NEWS DEL 10.11.2017
Un’ampia porzione di una delle zone umide più importanti del Mediterraneo, ovvero quel sistema di lagune costiere che va sotto il nome di “Pantani della Sicilia Sud Orientale”, potrà beneficiare finalmente di tutte quelle azioni ed interventi volti a tutelarne ed incrementarne l’enorme valore naturalistico. A quanto pare bisogna fare altre considerazioni in merito al dissesto idrogeologico a cui vanno incontro queste bellissime riserve naturali. I rappresentanti della Fondazione tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt (fondazione Pro Biodiversità), la società che nel 2014 ha acquistato il Pantano Cuba, e che poi ha completato l’iter nel 2016 per l’acquisto del Pantano Longarini, ha incontrato pochi giorni fa i rappresentanti del comitato Granelli su iniziativa dei componenti del Map,il movimento autonomo pachinese che ha deciso di tutelare gli interessi dei numerosi pachinesi che possiedono le case tra Granelli e i Pantani ormai appartenenti alla società tedesca.“Dopo un sopralluogo presso i canali di drenaggio dei terreni e presso le foci del pantano al confine tra Ispica e Pachino – ha spiegato Giordano Di Raimondo – abbiamo condiviso la necessità di individuare un piano d’azione da proporre a tutti gli enti “competenti” nella materia della salvaguardia delle zone umide congiuntamente alla prevenzione dei danni causati dal dissesto idrogeologico. Nei prossimi giorni, consultando i proprietari di case e terreni , sperando nella partecipazione numerosa degli interessati, cercheremo di produrre un documento programmatico delle azioni necessarie alla pulitura e al funzionamento ottimale del sistema dei canali e di sbocco a mare”. Un modo per evitare un emergenza come il dissesto idrogeologico che potrebbe arrecare danni anche ai proprietari delle villette se non all’ecosistema stesso.”Siamo ottimisti-ha concluso Di Raimondo-sulla collaborazione degli “enti” nel cercare di gestire correttamente il territorio evitando di arrivare alla dannosa emergenza”.I Pantani Cuba e Longarini formano il nucleo principale di questo articolato complesso di zone umide che si estende lungo il litorale tra Pozzallo e Marzamemi e ne costituiscono la porzione più ampia e rappresentativa dei vari habitat ed ecosistemi,un passo importante al fine di salvaguardare l’ecosistema e i cittadini.