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Sarausana Jè…Viva Santa Lucia”, con questo grido la città, si stringe come ogni anno, attorno alla Vergine e Martire siracusana. Il suono festoso delle campane, piazza Duomo gremita di devoti in attesa, le voci dei 60 berretti verdi, che portano in spalla l’argenteo simulacro, preceduto dalla vara con le reliquie della Santa. Tutto si ripropone, tutto torna come ogni anno, torna ancora una volta la trepidazione nell’accogliere Lucia, sorella nella fede dei siracusani.

Nel segno di Lucia in un giorno pieno di sole. Un’unione con l’Arcidiocesi di Bari sottolineata dall’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo, nel rinnovarsi della gratitudine. Alla presenza del Prefetto, del Presidente della Regione Nello Musumeci, del Sindaco Giancarlo Garozzo e di tutte le cariche istituzionali la Solenne Concelebrazione è iniziata sul filo del ricordo di quel giorno, nel 1605, in cui il gesuita Bartolomeo Petracci ottenne dal vescovo di Bari la reliquia della Martire siracusana, poi donata al Senato siracusano e oggi posta all’altezza del petto del simulacro.

E la storia della giovane martire siracusana è stata ripercorsa anche nell’omelia dell’arcivescovo di Bari Francesco Cacucci: “Leggendo la “Passione” di Lucia, ha affermato, si nota come la giovane siracusana nella sua Fede sia sostenuta dal Vangelo, quella che sempre sostiene i Martiri dei primi secoli. E i Martiri sono vivi ancora oggi: non solo ci accompagnano nella vita di ogni giorno ma ci permettono di vivere nella luce più piena del Signore”. Un culto vivissimo, anche nella tradizione gastronomica, non solo a Siracusa e Palermo ma nei paesi scandinavi, in particolare la Svezia, rappresentata in questi giorni dall’ambasciatore in Italia Robert Rydberg. Alle 15.30 l’uscita dalla Cattedrale col corteo dei fedeli per il percorso che condurrà la Santa alla chiesa del Sepolcro in Borgata.

 

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