Taglio del nastro questa mattina a Siracusa per il reparto di radioterapia a Siracusa, finanziato per buona parte (500 mila euro circa) con risorse del Fondo ex eternit. Presente l’assessore regionale alla sanità Baldassare Gucciardi, il direttore provinciale dell’Asp, Salvatore Brugaletta, il sindaco Giancarlo Garozzo e tutte le autorità politiche, civili e militari della città. A benedire il padiglione è stato l’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo, dopo aver recitato il Padre Nostro. Poi la passeggiata e la visita alle stanze del nuovissimo padiglione, dotato di un macchinario all’avanguardia oltre a quello per la tac. “L’utilizzo dell’amianto – ricorda l’avvocato Paolo Ezechia Reale – è stato una tragedia per tutti i paesi del mondo occidentale. Su tale tragedia si sono costruiti conflitti sociali, e talvolta giudiziari, che in Italia si sono riversati soprattutto sul piano penalistico. Conflitti che spesso, al di là della risonanza mediatica, sono restati fine a sé stessi. A Siracusa vi è stata la felice convergenza verso un intento comune: quello di preoccuparsi di una reale assistenza alle vittime e di dare un contributo effettivo a tutta la collettività. Ecco perché lo sbocco del possibile conflitto tra gli ex dipendenti Eternit ed il Gruppo Svizzero Eternit, invece che esplodere in una sterile contrapposizione si è indirizzato verso una proficua collaborazione. È un risultato che ha portato frutti positivi a tutti e che testimonia, ancora una volta, che la ricerca del bene comune non passa attraverso un inutile disconoscimento delle ragioni degli altri, ma attraverso la ricerca di punti di convergenza alimentata dalla volontà di costruire e non di distruggere”. Navigazione articoli Lettera al presidente Mattarella da parte dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Versalis, il 6 aprile i vertici Eni in Parlamento