Un incontro ieri pomeriggio a porte chiuse con la Commissione di Garanzia nella sede del partito democratico di viale Teocrito nel corso del quale i dieci consiglieri hanno spiegato le ragioni che li hanno spinti a chiedere che la collega Simona Princiotta venga estromessa dalla forza politica del Pd e nel corso del quale la consigliera ha spiegato il motivo per cui ha assunto posizioni critiche su una serie di argomenti, elencati a corredo del ricorso, e legati a denunce che, in alcuni casi, sono approdate in Procura. La consigliera pasionaria, così come definita dalla stampa, è stata infatti “processata” per avere votato più volte in difformità rispetto alla maggioranza dei consiglieri del Pd e per avere denunciato procedure irregolari e atti contro la legge.

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