Un anziano aggredito in strada, donne infastidite in mezzo in pieno giorno, gestori di bar ed esercizi commerciali importunati per avere acqua e cibo e spesso alcolici. Questo il quadro dipinto da alcuni residenti di Belvedere che da circa un mese continuano a registrare episodi di questo tipo. I responsabili sarebbero due uomini, uno in particolare, ospiti del centro per stranieri Mater Dei, nato per accogliere al massimo 24 fra donne e e minori e che, a oggi, ospita invece il doppio delle persone fra cui molti uomini. Uno di questi si è reso protagonista, domenica, dell’ennesimo episodio di violenza: “è entrato in un esercizio pubblico di via Siracusa dove ha sputato contro i clienti e li ha insultati fino a che è intervenuto il proprietario che lo ha invitato ad allontanarsi – racconta il presidente della circoscrizione Vincenzo Pantano –. Stessa situazione subito dopo, davanti a un altro pubblico esercizio della zona. Più tardi un residente, tornando a casa con la propria auto si accorge della presenza sulla carreggiata di un individuo riverso a terra, sempre lo stesso extracomunitario”. L’uomo, un ottantenne, scende dall’auto per prestare soccorso e, lo straniero lo ha aggredito violentemente tanto da causargli la rottura dei denti e delle lesioni al volto. Tutto sotto gli occhi di residenti, che hanno iniziato a urlare e chiedere aiuto, e di un gruppo di ragazzini che sono riusciti a metter in fuga lo straniero. Sul posto i Carabinieri che lo hanno denunciato. Per lunedì 26 febbraio, intanto, i residenti stanno organizzando una manifestazione pacifica per chiedere maggiore sicurezza. “Da alcune settimane a Belvedere non ci si sente più al sicuro. Alle 19 è come se scattasse il coprifuoco, di solito i bambini vanno a scuola o in palestra da soli ma adesso i genitori hanno paura, li accompagnano ovunque e la sera non si vede molta gente in giro – spiega Daniele Tivardi, portavoce di un gruppo di cittadini residenti della frazione che stanno organizzando la manifestazione di lunedì –. Come tutte le periferie viviamo numerosi disagi ora anche questo. Non siamo razzisti, molti ospiti del cento si vedono spesso in giro, tranquilli e gentili, è solo una questione di sicurezza che avremmo sollevato in qualunque caso, vogliamo riacquistare la tranquillità che ha sempre contraddistinto la nostra comunità”. Navigazione articoli Siracusa. Spiaggia Cala rossa: petizione popolare per ricorso al TAR Marzamemi. Sorbello, dell’ANCI : “Si riattivi la Tonnara”