Beni per nove milioni di euro sono stati confiscati a un imprenditore vicino al clan Trigila di Noto. Si tratta di Gaetano Liuzzo Scorpo, 53 anni, a capo di alcune aziende che operano nel settore del noleggio di videogiochi. Il provvedimento e’ stato eseguito dalla Dia di Catania, su disposizione della Corte d’appello di Catania.

Liuzzo Scorpo fu coinvolto nell’operazione “Nemesi”, condotta dalla polizia di Siracusa che, nel luglio 2008, ha disarticolato il clan mafioso “Trigila-Aparo”, attivo nel siracusano.

L’imprenditore venne arrestato, a seguito della sentenza di condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione, emessa dalla Corte d’assise d’Appello di Catania, per associazione a delinquere di stampo mafioso. Dalle indagini sono state accertate la stretta relazione con esponenti di vertice del clan “Trigila”, affiliato alla cosca catanese, capeggiata da Nitto Santapaola, e la gestione, in forma monopolistica, del mercato del noleggio di apparecchiature elettroniche di intrattenimento e di azzardo (videopoker) nelle province di Siracusa e Ragusa. Diversi pentiti hanno raccontato che Liuzzo Scorpo, il quale aveva investito oltre un milione di euro per l’acquisto di apparecchiature elettroniche, versava mensilmente nelle casse del clan 20 mila euro, ricevendo in cambio protezione e garanzie sul suo monopolio, attraverso l’intimidazione della concorrenza.

Dei beni confiscati fanno parte 4 terreni e 3 fabbricati siti nel comune di Siracusa, 10 automezzi, le società Media Game srl, Betting Game srl, Orizzonti Design di Ivana Mazza snc, e numerosi rapporti bancari e postali

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