“Alle famiglie siracusane stanno arrivando, peraltro a pochissimi giorni dalla prima scadenza del 31 marzo, gli avvisi di pagamento per la Tari del 2018. Dobbiamo purtroppo ancora una volta rilevare come il Comune di Siracusa non mantenga gli impegni assunti con i cittadini.”

Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali, Cetty Vinci e Salvo Sorbello.

“Nessuna riduzione – affermano i due esponenti politici – è stata prevista per l’anno in corso, nonostante gli sforzi che vengono compiuti da imprese e famiglie per mettere in atto, tra tante disfunzioni, una raccolta differenziata che raggiunga livelli soddisfacenti. Soltanto promesse verbali di riduzioni future che, in assenza del piano economico-finanziario previsto dalle norme (l’ultimo è stato approvato addirittura nel 2015), valgono praticamente zero. Anche recenti sentenze hanno peraltro confermato come, ai fini della determinazione delle tariffe della tassa rifiuti, il Comune debba preventivamente approvare, con delibera consiliare, il piano economico finanziario. E di questo piano, al momento, non abbiamo notizie, mentre l’attività del consiglio sarà sospesa a breve, in vista delle elezioni.”

“Non sappiamo poi  – proseguono ancora Vinci e Sorbello – come definire i motivi della mancata applicazione di quanto determinato con voto unanime del Consiglio comunale il 31 gennaio scorso su nostra proposta e con cui si impegnava il Comune ad inviare a ciascun contribuente un prospetto riepilogativo in merito alla questione relativa alla parte variabile per le pertinenze, calcolata in maniera errata dal Comune di Siracusa.

Si stabiliva anche di restituire a ciascun contribuente, senza ulteriori costi o aggravi per gli utenti, le somme versate in più negli anni precedenti, mediante conguaglio sulla prima rata del 2018. Nulla di tutto questo è accaduto, nonostante il Comune sia in possesso di tutti i dati.”

“È evidente che ora  – concludono i due consiglieri comunali – ciascun contribuente che ritiene di avere delle somme da vedersi restituire presenterà istanza di rimborso, con le conseguenze facilmente immaginabili ed il Comune di Siracusa, ancora una volta, dimostrerà purtroppo di non essere amico del contribuente onesto.

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