«Ricordo con chiarezza e come se fosse ieri il giorno in cui mia madre mi supplicò di abbandonare le orme paterne. Ero in falegnameria a giocare, guardavo il mare, e per terra disegnavo con un rametto mentre parlavo ad alta voce. Lei arrivò silenziosa, mi prese il viso tra le mani e si inginocchiò davanti a me fissandomi negli occhi. Poi, lentamente, disse solamente “se pensi di seguire il sogno di tuo padre….te lo impedirò”». Inizia così “Archimede, il bambino di Siracusa”, il libro – in pubblicazione dopo l’estate – sui primi anni del genio aretuseo, che lo scrittore e giornalista Stefano Romita, componente del comitato scientifico del Museo Leonardo e Archimede di Siracusa, ha illustrato per grandi linee stamattina, nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare il nuovo comitato scientifico del Museo.

Comitato che, come spiegato da Maria Gabriella Capizzi, responsabile del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa, «è composto da diverse competenze e provenienze. Siracusa, Roma, Firenze. Antichità greche (Magna Grecia), Antichità Romane, Rinascimento: queste tre città sono legate da un comune denominatore: il raggiungimento di un altissimo livello culturale che in qualche modo ha segnato in modo indelebile il mondo intero. Da queste città provengono i membri del comitato scientifico, composto da storici, giornalisti, giuristi, rappresentanti delle attività produttive del nostro territorio. Accademici e professionisti di grande prestigio riuniti per parlare di ricerca e nuove forme di collaborazione, che si svolgeranno nell’ambito di varie discipline. La ricerca e l’internazionalizzazione sono infatti gli ambiti in cui il Museo di Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa continua a investire per proseguire il cammino di crescita e di affermazione».

Tante e diverse sono, non a caso, le novità che accoglieranno gli ospiti del Museo a partire dal visual del nuovo progetto grafico, curato da Elio di Franco, tutto dedicato ai colori della pietra arenaria di Siracusa, con le tonalità che vanno dal bianco al classico giallo ocra fino all’arancio. La pietra di Siracusa, unica nel mondo, intende così rendere omaggio alla forza, alla durevolezza, al cuore pulsante e alla bellezza di questi luoghi.

“Inaugurato”, inoltre, “Archimede objects store”, una nuova linea di oggetti dedicati ai due geni, studiata e realizzata da due giovanissimi imprenditori, Fabrizio e Serena Brischetti, che si sono ispirati, con garbo e gradevolezza, ad Archimede e Leonardo. Tante e diverse, insomma, le iniziative che rendono ancora più interessante il Museo dove è possibile ammirare i modelli ispirati da Archimede e realizzati dalla Niccolai Teknoart SNC, che da tanti anni è garanzia di veridicità storica delle ricostruzioni. Una consolidata realtà nota a livello internazionale e con cui il Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa collabora dal 2012.

E a proposito di ricerca, è stato illustrato dallo storico Gastone Saletnich il suo studio sull’Ex Convento del Ritiro, che oggi ospita il museo, e su Carmela Montalto, anzi suor Carmela della SS. Trinità «alla quale si deve – ha spiegato Saletnich – la fondazione del monastero del Ritiro, oggi sede del museo di Leonardo da Vinci e Archimede. Dell’edificio in cui ora ci troviamo non abbiamo molte notizie, se non che la sua edificazione vada collocata tra la fine del XVII secolo e i primi anni del XVIII, con alcuni interventi attribuibili all’architetto Pompeo Picherali. Della religiosa, invece, siamo stati in grado di ricostruire la storia grazie alla preziosa collaborazione dell’Archivio generale dei Carmelitani, del suo archivista, Padre Mario Alfarano, e della dottoressa Simona Serci. Carmela Montalto fu davvero una donna straordinaria. Si deve infatti alla sua ostinazione, alla sua determinazione e coraggio se nel 1717 il vescovo di Siracusa, Asdrubale Termini, concesse l’autorizzazione per la fondazione dell’edificio come “conservatorio femminile”».

E numerose ricerche sono state effettuate anche sul volto di Archimede. Un volto che si ispira a quello dei musei Capitolini. Si tratta comunque di ispirazione «perché – ha precisato Giovanna Lazzi, già direttrice della Biblioteca Riccardiana di Firenze – come quasi sempre accade per le grandi personalità di un passato lontano non esistono veri “ritratti” di Archimede, almeno tali da ritenersi attendibili e degni di fede per quanto riguarda il suo aspetto fisico.  E’ molto importante però giudicare dalle testimonianze visive superstiti quale concetto della figura e dell’importanza del personaggio si sia voluto trasmettere dall’antichità ai nostri giorni. E’ indubbio che si pensa a lui anche visivamente come “un genio”, un maestro non solo intellettuale e non solo un grande scienziato ma anche un modello etico e morale».

Ricerche ma anche nuovi progetti. Come quello anticipato da Prospero Dente, giornalista, documentarista e scrittore: «Tra le iniziative in programma, solo per citarne una, l’intensificazione e il rafforzamento dei rapporti con gli Stati Uniti. Da appassionato studioso di Archimede ho infatti tenuto diverse conferenze con l’equipe del Walters Art Museum di Baltimora che ha lavorato al restauro del Palinsesto C e adesso sto lavorando alla messinscena – che potrebbe tenersi la prossima estate nel cortile dell’ex convento   di   San   Francesco d’Assisi, in Ortigia – proprio sul viaggio e sulla storia del Palinsesto C».

Del comitato scientifico fa parte anche Angelo Aloi, che ha detto: «In quanto dottore commercialista e revisore contabile mi occuperò anzitutto della ricerca di fonti di finanziamento e bandi comunitari e nazionali nelle misure di nostro interesse al fine di reperire le risorse economiche necessarie allo sviluppo dei vari progetti proposti. Non è infatti un luogo comune che molte misure e bandi, soprattutto comunitari, non ricevano le dovute attenzioni sia dalle imprese sia dagli addetti ai lavori e buona parte di queste risorse messe a disposizione dall’Unione europea e dai singoli Stati, tra cui l’Italia, rimangono inutilizzate, ritornando al mittente invece di essere impiegate in utilissimi progetti di sviluppo. Perciò metto la mia esperienza nel settore a completa disposizione del comitato scientifico, a supporto delle diverse iniziative che saranno programmate nei mesi successivi».

Nel comitato scientifico anche un avvocato, Fabio Rodante: «Partecipare a questa “avventura” è una straordinaria opportunità di crescita personale e di confronto della città di Siracusa con le personalità invitate. La suggestione di un museo che si muove, supera confini geografici e scavalca idealmente secoli di storia per unire città e storie personali, genio e talento, Archimede e Leonardo da Vinci, è già un marchio unico e dall’efficacia disarmante. I viaggiatori sono assetati di storie e narrazioni uniche. La città di Siracusa può e deve sfruttare questa occasione associando il suo stemma al logo del museo, lanciando una campagna promozionale territoriale che unisca terre, tradizioni e talento in Sicilia e in Italia così come nel mondo».

Ha invece puntato l’attenzione sulla grande “attualità” di Leonardo da Vinci e Archimede Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa: «Basti pensare – ha precisato – che alcuni studiosi attribuiscono a Leonardo il disegno di un veicolo senza conducente. Idea, questa, che ai giorni nostri viene riproposta e resa concreta mediante l’intelligenza artificiale con i primi prototipi di auto che si guidano da sole e che, stando alle previsioni dei manager di settore, dovrebbero diventare realtà già nel 2020». Quindi Rosano ha concluso: «La città di Siracusa ha deciso di dedicare il 2018 al suo illustre concittadino Archimede per testimoniare la partecipazione e l’interesse di noi tutti ai nuovi scenari e alle prospettive di evoluzione. L’evento promosso da Maria Gabriella Capizzi è il frutto di un comune impegno a promuovere l’accoglienza turistica nel nostro territorio. Un’indagine effettuata tra il 2016 e il 2017, che ha visto la collaborazione degli albergatori locali con lo staff del Museo Leonardo da Vinci e Archimede, ha evidenziato come il Museo qui allestito abbia contribuito a richiamare i turisti nella nostra città e ad accrescere i giorni di permanenza media».

Del comitato scientifico fa parte anche Sara Taglialagamba – ex assistente del prof. Carlo Pedretti, scomparso a gennaio scorso e considerato il massimo esperto di Leonardo da Vinci – e che oggi lavora alla Fondazione Pedretti a Lamporecchio. Dopo il suo intervento e quelli degli altri componenti del comitato scientifico, si è quindi proceduto alla consegna, da parte di Maria Gabriella Capizzi, responsabile del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa, di due targhe. Una a Sara Taglialagamba, che si è soffermata sul suo rapporto col prof. Pedretti, sulle figure di Leonardo e Archimede, e sul legame tra Carlo Pedretti e il Museo di Siracusa. Una targa, quella consegnata a Sara Taglialagamba,  dedicata “Al professore Carlo Pedretti per aver incoraggiato, con i suoi studi, la conoscenza di Leonardo e per aver promosso, con le sue competenze, l’incontro tra due Geni: Leonardo e Archimede”.

Un’altra targa è invece stata consegnata a Francesco Italia, assessore comunale alle Politiche culturali, “Per la sua lungimiranza, che ha permesso il ritorno a casa di Archimede assieme al Genio di Leonardo”. E nel ringraziare per il riconoscimento, l’assessore Italia ha ricordato: «Il Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa rappresenta plasticamente un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato, nell’ottica della valorizzazione del patrimonio pubblico e, al contempo, del potenziamento dell’offerta culturale e turistica cittadina.  Laddove i locali al pianoterra dell’Ex Convento del Ritiro ospitavano occasionalmente mostre o eventi – per lo più non inseriti in un’offerta organica e artisticamente definita – è sorto un luogo di fruizione aperto tutto l’anno con orari di visita ampi e diversificati che, negli anni, ha registrato migliaia di visite di cittadini e turisti di tutte le età e di tutte le provenienze. Ciò ha di fatto posto solide basi, non solo per la riqualificazione dei locali dell’edificio, ma di tutta l’area. La nostra amministrazione ha avuto fin da subito le idee molto chiare sui propri modelli di gestione culturale, puntando a favorire occasioni di partnership e collaborazione che, da un lato innescassero processi virtuosi per l’amministrazione stessa, dall’altro favorissero la nascita e il consolidarsi di imprese culturali in città. I risultati in termini di indotto e qualità sono evidenti e ciò rappresenta certamente motivo di soddisfazione per chi ha creduto e, a maggior ragione, continua fortemente a credere nella sostenibilità ed efficacia di tali modelli di valorizzazione».

A conclusione dell’evento anche la dedica di due sale del Museo, per volontà della responsabile della struttura, Maria Gabriella Capizzi: una al professore Carlo Pedretti “Per aver incoraggiato, con i suoi studi, la conoscenza di Leonardo e per aver promosso, con le sue competenze, l’incontro tra due Geni: Leonardo e Archimede” e l’altra a Carmela Montalto per “La forza e la determinazione di una siracusana, la sua fede incrollabile al servizio dei più deboli. Il coraggio di una donna in lotta per tutta la vita contro l’invidia e il pregiudizio”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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