“Il primo obiettivo di un’amministrazione deve essere la tutela dei cittadini. Appare quindi paradossale la vicenda della centralina per rilevare l’inquinamento, che fino ai primi giorni dello scorso settembre era ubicata in via Bixio, una traversa di corso Umberto”. Lo dichiara il consigliere comunale Salvo Sorbello e consigliere nazionale Anci che ricorda che nei primi giorni dello scorso settembre, per lavori appaltati dal Comune e previsti da anni, la centralina, d’importanza fondamentale perché l’unica posizionata della zona centrale di Siracusa, ha smesso di funzionare, in attesa di essere riposizionata. “Ebbene, sono incredibilmente passati sei mesi- chiosa Sorbello- ed ancora la centralina non è tornata a funzionare. Eppure, proprio la centralina di via Bixio nell’ultimo anno in cui ha funzionato regolarmente (e cioè nel 2014) è stata quella, subito dopo Teracati, che ha fatto rilevare il maggior numero di sforamenti del limite massimo fissato dalle legge per le polveri sottili. E sia per la centralina di Teracati che per quella di Bixio è stato ampiamente superato il numero massimo degli sforamenti stabiliti dalle norme. Invece, sia per l’anno passato che per quello in corso- puntualizza Sorbello- i dati sull’inquinamento non saranno veritieri, perché una delle centraline dove venivano registrati gli sforamenti più frequenti non funziona da sei mesi!Per anni Siracusa è stata purtroppo in testa alle classifiche nazionali delle città italiane più inquinate. Ora, grazie anche alle centraline non funzionanti, i dati non sono veri e quindi non siamo più in classifica. Peccato che ciò non voglia dire- conclude il consigliere- che la qualità dell’aria che respiriamo sia migliorata, ma solo che le nostre amministrazioni non sono in grado di far funzionare le centraline di rilevamento per misurare correttamente l’inquinamento”. Navigazione articoli Santa Lucia, torna il sorteggio pubblico dei portatori Polemiche per i lavori allo stadio, per l’assessore Foti è tutto ok