Sono venti i mosaici vegetali che si contenderanno la XV edizione dell’Inverdurata. L’evento è previsto per il prossimo finesettimana, dall’11 al 14 maggio, è organizzato da un comitato costituito dal Comune di Pachino, associazione Inverdurata, Pro Loco Marzamemi, associazione Commercianti e associazione Vivi vinum Pachino e quest’anno affronta la tematica “Le ceramiche artistiche delle città siciliane: i simboli, il mito”. I venti mosaici in gara sono “Un amore tradito” di Paola Vizzini, “La Sicilia nel piatto” di Concetta Lauretta, “La testa di moro donna”, di Vincenza Civello, “Coraggio è libertà” di Mariachiara Cammisuli e Federica Quartarone, “Sicilia in musica” di Egidio Zuccarello, “Vitti na bedda” di Lucio Pintaldi, “Fangotti: racconti di Sicilia” di Patrizia Amenta, “Affaccia bedda e santi sta canzuna” di Andrea Parisio con “L’albero della vita” e gruppo scout “Pachino 2”, “Sole di Sicilia di Egidio Zuccarello con gruppo giovanile Sacro Cuore, “La dolce ribellione di Tifeo” di Alessandra Scamporrino con Le mamme della maestra Lucia classe VB dell’istituto comprensivo “Pellico”, “Amore paladino” di Cinzia Pantano con la IV G dell’istituto “Verga”, “Sicilia: terra ri suli” di Joanna Ewa Domagala con la III G dell’istituto Verga, “La leggenda di Calafarina” di Rosario Ardilio con le II e le III classi dell’istituto comprensivo “Brancati”, “Il sole di Sicilia” di Sabrina Amato, Giovanni Calleri e Alessandro Calleri, con alunni e genitori della IV F dell’istituto comprensivo “Verga”, “La Sicilia due teste un mito”, degli alunni delle classi quinte dell’istituto comprensivo “Pellico”, “Le ceramiche: scrigno di cultura e tradizione”, degli studenti ed insegnanti dell’istituto superiore “Calleri”, “Le teste di moro” degli studenti della V C dell’istituto superiore “Bartolo”, “A quartara” degli studenti della IV A dell’istituto superiore “Bartolo”, “Resta cu mia” degli studenti della II B dell’istituto superiore “Bartolo”, “La coffa siciliana” degli studenti della IV E dell’istituto superiore “Bartolo”. Il concorso prevederà due sezioni, la prima dedicata agli artisti e la seconda alle scuole e ai ragazzi. Il primo premio per la categoria artisti sarà di mille euro, mentre il secondo di 300 euro. Per le scuole il primo classificato 500 euro, 300 euro il secondo e 200 euro il terzo. Ci sarà un premio di partecipazione di 100 euro per tutti gli autori. Tra gli eventi collaterali previsti nel programma ci sono la realizzazioni di mosaici di arti effimere, in via Roma, a cura del Cantiere educativo, giochi antichi e piscina delle parole, musica live, mercatini artigianali, un raduno di moto d’epoca, una mostra di quadri e un’esposizione fotografica. La realizzazione dei mosaici avrà inizio venerdì pomeriggio mentre il taglio del nastro è previsto sabato alle 17 in via Cavour. Cerimonia di premiazione domenica alle 20 in piazza Vittorio Emanuele. «L’esaltazione del cibo e dell’arte – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – narrata attraverso i mosaici: le eccellenze ortofrutticole che tramite le realizzazioni vegetali raccontano le ceramiche siciliane e i miti tramandati nel corso dei secoli. Dopo XV anni possiamo sostenere che l’Inverdurata non solo promuove il territorio e i nostri prodotti agricoli ma, da 4 anni a questa parte, si conferma anche come uno degli eventi principali del mese della cultura, un momento che unisce la nostra comunità grazie alla riscoperta urbana e architettonica dei quartieri del centro storico». Nei giorni dell’Inverdurata, dal pomeriggio del 10 maggio sino alla mattina del 14 maggio, sarà vietata la circolazione stradale nelle strade: in via Cavour, da via XXV Luglio sino in piazza Vittorio Emanuele, in via Roma, da via Lucio Tasca sino in piazza Vittorio Emanuele, e nelle vie in cui si svolgeranno i mercatini e le mostre: Menotti e Pellegrino Rossi e in via Lucio Tasca. Giovedì 10 maggio alle 11 al Palazzo Comunale si svolgerà la conferenza stampa di presentazione. Navigazione articoli Cerimonia “Primi nati 2018” Domani, martedì 8 maggio, 16.30, Salone Borsellino Ezechia Paolo Reale: «Apprezzo molto l’appello accorato di Mons. Pappalardo»