Sottoscritto stamattina, al termine di una conferenza stampa tenuta nella sala Archimede, il protocollo d’intesa per il contrasto della violenza di genere e del bullismo tra il Comune e l’associazione Centro antiviolenza-antistalking “La Nereide”. L’accordo è stato firmato dal vice sindaco, Francesco Italia, e dalla presidente del Centro, Adriana Prazio, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Sallicano, che ha seguito l’iter del protocollo e lo ha proposto alla Giunta per l’approvazione avvenuta venerdì scorso. «Il tema delle periferie – ha detto il vice sindaco Italia – non riguarda solo gli aspetti urbani ma anche quelli sociali ed è compito precipuo di chi amministra una città mettere in campo azioni concrete verso chi vive situazioni di sofferenza. In questi anni, i rapporti con l’associazionismo e il terzo settore sono stati improntati al rispetto e alla collaborazione reciproca con atti concreti e non solo a parole. Questo protocollo sintetizza tutto questo: da una parte sostegno verso che subisce violenza e discriminazione, dall’altra aiuto a chi si impegna tutti i giorni per combatterle». Il principale obiettivo del protocollo è aiutare le donne vittime di violenza, dentro e fuori della famiglia, a reagire alla loro situazione attraverso l’aiuto delle operatrici volontarie messe a disposizione dal Centro. Il documento prevede interventi anche a favore di vittime di stalking, mobbing e bullismo nell’ambito sempre della violenza di genere. Il contrasto agli abusi e ai maltrattamenti avverrà attraverso l’apertura di sportelli per l’ascolto nelle sedi dei quartieri, interventi formativi e informativi con l’organizzazione di eventi che servano a far prendere coscienze alle donne affinché trovino la forza per uscire dalla loro condizione. Inoltre sarà garantita la tutela legale, anche attraverso il gratuito patrocinio per le meno abbienti, l’accoglienza in strutture aperte pure ai figli minorenni e la collaborazione con le forze dell’ordine. «Ci siamo mossi – ha spiegato l’assessore Sallicano – nel totale rispetto delle normative rivolgendoci a un’associazione impegnata nel sociale è iscritta all’apposito albo regionale. Non chiudiamo le porte a nessuno e stiamo attendendo che un’altra associazione ottenga l’iscrizione per avviare un nuova collaborazione nello stesso ambito. Ciò che ci interessa è il perseguimento di finalità solidaristiche e di utilità sociale, della diffusione della cultura della legalità e delle non violenza. Quella degli abusi sulle donne è un tema vasto e ricco di implicazioni, che va affrontato con competenza perché mette in crisi le relazioni all’interno delle famiglie, che invece noi vogliamo tutelare». Il protocollo avrà la durata di tre anni. Potrà essere modificato, con l’accordo delle parti, in qualsiasi momento e potrà essere rinnovato alla scadenza solo con un nuovo protocollo. Navigazione articoli Musica, teatro e libri, la “Dueppiù” dà appuntamento a domani Zone pedonali nell’area del mercato di Ortigia