[RRPP id=26440] “Registriamo un grave e diffuso allarme sociale a Siracusa sulla qualità dell’aria e sulla percezione intollerabile di veleni industriali sparsi in atmosfera che la rendono irrespirabile in vaste zone della città. Per questo avvertiamo il dovere e la responsabilità di pretendere interventi immediati per individuare ed eliminare le emissioni pestilenziali in atmosfera che, sopratutto nella parte alta di Siracusa, costringono tanti cittadini a vivere con le finestre sbarrate e a convivere con la paura di ammalarsi”. Con queste parole Fabio Granata, assessore alla Cultura, al Patrimonio Unesco e all’Università, si rivolge alle autorità inquirenti e preannuncia un’iniziativa pubblica per sabato 8 settembre al fine di promuovere un’azione giudiziaria e politica che individui precise responsabilità sulla pessima qualità dell’aria a Siracusa e l’arrivo di meccanismi per tutelare e risarcire i cittadini. Saranno richiesti immediati provvedimenti di sequestro per quegli impianti che dagli accertamenti risultino ancora non a norma. “L’Unione europea e le più recenti normative- aggiunge- tutelano non solo il diritto alla salute dei cittadini ma anche quello sacrosanto a vivere senza paura di ammalarsi, configurando tale condizione un vero e proprio danno biologico meritevole di risarcimento. Su questioni essenziali come questa saremo al fianco e a supporto della cittadinanza”. L’argomento è stato oggetto di un primo atto di indirizzo della Giunta Municipale che ha chiamato in causa anche le responsabilità, sia delle imprese industriali che della Regione Siciliana, sul mancato avvio di ogni attività di bonifica in provincia. Navigazione articoli Protocollo tra Prefettura e Comune di Melilli per la legalità e la prevenzione delle infiltrazioni criminali nelle attività imprenditoriali. Eternit di Siracusa. Le donazioni all’ospedale non bastano. L’ONA chiede giustizia.