L’annullamento del contratto IGM, la mancanza di risorse economiche, la carenza di organico da parte delle forze dell’ordine, la non esaustiva formazione dei cittadini sulla raccolta differenziata e l’elevata evasione della TARI, stanno mettendo a dura prova la città sul tema rifiuti. Ma è nei momenti di difficoltà che occorre la più ampia collaborazione tra i cittadini, recuperando quel senso di comunità che rabbia e polemiche, tendono a disgregare. In questa direzione va la proposta di applicazione anche a Siracusa del “controllo di vicinato”, per vigilare anche sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Un sistema già in uso dagli anni 70 negli USA e in Inghilterra e da poco approdato anche in Italia. Tale controllo sfrutta le migliaia di fotocamere che tutti noi possediamo (es. smartphone), senza necessità di nuovi e costosi impianti dedicati, sempre più richiesti nei luoghi di maggior accumulo illegale di rifiuti. Un sistema di sorveglianza diffusa, che mira alla collaborazione e formazione del cittadino e a prevenire, più che a reprimere i reati, sfruttando l’azione di controllo collettivo che rappresenta in se, il deterrente. Attivare quindi un canale di comunicazione dedicato con le forze dell’ordine, alle quali inviare le segnalazioni dei cittadini, quando necessario. Cittadini che devono essere formati e in grado di fare delle segnalazioni qualificate, perché possano rappresentare una risorsa reale per il lavoro di chi è chiamato ad eseguire la sanzione. Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere, rappresentino un deterrente per chi abitualmente commette un illecito, abbandonando indisturbato i propri rifiuti. Navigazione articoli (VIDEO) Raccolta rifiuti, Tekra vince la gara ponte. Illuminazione Arenella, furto dei cavi