Domenica 28 ottobre 2018 si è svolta a Melilli la manifestazione “Camminiamo in rosa”, l’evento di prevenzione al femminile organizzato dall’Associazione Onlus “Il Filo della vita” e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Melilli guidata dal Sindaco Giuseppe Carta. Ottobre è il mese della prevenzione femminile e “Camminiamo in rosa” è stata un’occasione importante per sensibilizzare le donne verso i controlli medici. Presenti oltre 400 donne che hanno percorso le vie del paese per concludere la manifestazione davanti il Palazzo Comunale con un flash mob sulle note di “I’m not alone” per significare alle donne che non sono sole e che l’associazione è al proprio fianco. Il Filo della vita nasce a Catania nel 2015, si compone di circa 300 donne di cui l’80 per cento già colpite da malattia e il 20 per cento donne desiderose di donare il proprio tempo al prossimo. Lo scopo principale dell’associazione è comunicare l’importanza della prevenzione alle donne e sostenerle nel post-operatorio. “Ancora oggi – afferma il Presidente “Il Filo della vita, dott.ssa Enza Marchica – lo screening è percepito in modo diverso nelle diverse aree italiane. Se in nord Italia le donne partecipano assiduamente agli screening, al centro sud partecipano, purtroppo, con minore entusiasmo ed assiduità e, forse, una parte di responsabilità va alle istituzioni non ugualmente impegnate su questo fronte. L’impegno del Filo della Vita negli anni si é tradotto nell’aprire le porte alle sempre più numerose consociate, impegnate in molteplici iniziative, tra cui incontri divulgativi, seminari, raccolte fondi, laboratori creativi, campagne condotte insieme ad altre 130 associazioni presenti sull’intero territorio nazionale. “Il messaggio che vogliamo trasferire – conclude – é di non rimandare i controlli e, soprattutto, di non aver paura a farli perché la prevenzione puó salvare la vita. Navigazione articoli A Melilli le elezioni furono regolari . Archiviata la denuncia di Sorbello per voto di Scambio a Melilli. Fp Cisl su riunione per le cooperative sociali