Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino, a seguito delle indagini espletate in merito all’incendio di un’autovettura, hanno effettuato due fermi di indiziato di delitto nei confronti di Zisa Maicol (classe 1993), nato a  Vittoria e in atto sottoposto agli arresti domiciliari e Cianchino Salvatore (classe 1999), nato a Noto. I due sono ritenuti responsabili dei reati di incendio doloso e di ricettazione di un ciclomotore rinvenuto a seguito di perquisizione. Lo Zisa è responsabile, altresì, del reato di evasione.

In particolare, nella mattinata dell’atro ieri, si presentava presso gli uffici del Commissariato un uomo per denunciare che, poco dopo la mezzanotte, era stato svegliato da un boato causato dall’incendio della propria autovettura parcheggiata nelle adiacenze della sua abitazione. L’input investigativo era fornito agli agenti operanti sia dalle immagini del sistema di videosorveglianza presente presso l’abitazione del denunciante sia dal prezioso contributo fornito da un operatore di polizia, libero dal servizio, che poco prima dell’incendio aveva notato, a bordo di una moto, due soggetti che manifestavano un fare sospetto e che, alla sua vista, si allontanavano velocemente. Infatti, analizzando compiutamente le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza e comparandole con le indicazioni fornite dal predetto operatore di polizia, si addiveniva all’identificazione certa di uno dei due autori dell’incendio, già conosciuto come soggetto sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, nonché all’individuazione del mezzo utilizzato per il compimento del reato, accertato essere provento di furto e restituito, pertanto, al suo legittimo proprietario grazie al suo rinvenimento avvenuto a seguito delle perquisizioni domiciliari effettuate nel corso delle indagini di polizia. Al fine di inchiodare alle sue responsabilità anche il secondo autore dell’incendio, gli Agenti operanti, ampliando il raggio dell’azione investigativa, decidevano di procedere all’analisi di altre immagini estrapolandole da quei sistemi di videosorveglianza che, assai verosimilmente, avrebbero potuto riprendere il punto esatto da cui il mezzo sarebbe partito con a bordo anche l’altro autore dell’azione delittuosa. L’intuito degli Agenti si rivelava proficuo, tanto che, individuato anche il secondo autore dell’incendio, lo  si assicurava in brevissimo tempo alla giustizia.

Dopo le incombenze di rito, i due arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Cavadonna.

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