Siracusa, 4 novembre 2018 – La nuova amministrazione comunale di Siracusa intende
dare nuova linfa al tessuto produttivo e le ZES potranno indiscutibilmente rafforzare le
imprese esistenti nelle aree delimitate e stimolare la nascita di nuove imprese e la
competitività.
Il decreto legge del governo Gentiloni “Disposizioni urgenti per la crescita
economica del Mezzogiorno “affida alla Regione e alle Autorità di Sistema Portuale il
processo di individuazione delle ZES. Le ZES sono incentrate sulla portualità e Siracusa
con i suoi tre porti compresi nella rete del TEN-T ha tutti i presupposti per accreditare la
propria candidatura. I porti di Siracusa rientrano nella rete globale “comprehensive “e sono
collegati alla rete centrale (core) attraverso il Porto di Augusta.
La nuova Amministrazione intende peraltro fare assumere all’;economia del mare un
ruolo importante nello sviluppo di medio lungo periodo. Il completamento avviato del Porto
Grande turistico, la prossima realizzazione del Mercato Ittico e la volontà di realizzare il
progetto della Stazione Marittima nato da un concorso internazionale di idee sono i primi
importanti interventi in questo senso.
L’Assessore Fabio Moschella ha tenuto un primo incontro con parte dei portatori di
interesse a cui hanno partecipato la Consulta delle Associazioni di categoria, il Demanio
Regionale marittimo, la Capitaneria di Porto. Il percorso dovrà ora essere esteso al
consiglio comunale ed ai sindacati dei lavoratori. Si sono tenuti già due incontri con il
presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Augusta ad uno dei quali ha partecipato il

Sindaco Francesco Italia. L’assessore Fabio Moschella afferma che: “con il presidente
Annunziata vi è stata una significativa convergenza di propositi ed il recente
provvedimento che riporta ad Augusta la sede dell’Autorità di sistema aiuta ulteriormente
lo sviluppo delle relazioni istituzionali “.
Sul merito tecnico Fabio Moschella rileva che: “malgrado il PRG della Città di
Siracusa non offra molte aree dedicate alle attività produttive di tipo D, né aree PIP e sul
territorio comunale vigono vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, SIN che
restringono particolarmente le aree da destinare a ZES è possibile ugualmente individuare
aree su cui sviluppare nuove ed esistenti attività produttive, logistiche, infrastrutturali,
economiche e di interconnessioni territoriali “.“ Sui SIN occorre peraltro – insiste
l’assessore – pervenire ad una nuova perimetrazione ed è importante che non
interferiscano con l’istituzione delle ZES “.
Punti di forza delle ZES sono la semplificazione amministrativa, incentivi seppur
poco cospicui, il credito d’imposta sugli investimenti. Alla Sicilia è stata destinata una
superficie di 55 km/q da suddividere in due aree tra Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale.

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