Nella giornata di martedì 20 u.s., su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, il
Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa ha
dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Catania, su richiesta della Procura etnea nei confronti di tre persone, ritenute
responsabili, a vario titolo, di induzione alla prostituzione minorile e violenza sessuale continuata in
concorso aggravata in danno di minori.
La complessa attività investigativa ha preso origine dalla denuncia per maltrattamenti e violenze
sessuali aggravate presentata alla Procura della Repubblica di Siracusa da operatori di una comunità
in cui erano state collocate le due sorelline mentre il terzo fratellino era stato affidato ad una
famiglia affidataria. Una volta fuori dal contesto familiare in cui avevano vissuto in condizione di
assoluto degrado e di abbandono, di malnutrizione, di carenze igienico – sanitarie, i tre minori
hanno effettuato, autonomamente l’uno dall’altro e in contesti separati, le medesime rivelazioni
facendo emergere il loro drammatico vissuto caratterizzato da abusi sessuali reiterati nel tempo da
parte degli indagati con la complicità della madre.
Nel corso delle indagini si è proceduto all’ascolto delle tre piccole vittime da parte del P.M., sono
state espletate consulenze tecniche, effettuati sopralluoghi e disposta attività di intercettazione; ciò
che è emerso dalla complessa attività di indagine ha svelato come la madre, disoccupata, facesse
abitualmente prostituire i tre figli ponendoli a disposizione degli arrestati in cambio di corrispettivi
in denaro: uno dei due arrestati era militare dell’Arma dei Carabinieri all’epoca in servizio presso la
Stazione del Comune di residenza della donna e delle vittime.
Essendo emersi gravi indizi in relazione al delitto di prostituzione minorile di cui all’art. 600 bis
c.p. gli atti venivano trasmessi alla Procura distrettuale di Catania che ha formulato richiesta di
misura carceraria per tutti e tre gli indagati.
Le indagini sono state condotte dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, al quale
l’Autorità Giudiziaria ha delegato gli accertamenti che hanno condotto all’acquisizione del
materiale probatorio offerto alla valutazione del GIP.
Dalle indagini condotte è emerso altresì che le violenze sessuali avevano avuto luogo all’interno
dell’abitazione della donna e di un garage nella disponibilità della stessa, sito in un comune del nord
della provincia, in un arco temporale ricompreso tra il 2014, epoca in cui le vittime avevano l’ età di
3, 4 e 7 anni, e il mese di ottobre 2016, momento a partire dal quale i minorenni sono stati sottratti
alla potestà genitoriale della madre.
La misura carceraria è stata applicata a:
 La madre dei minori, P.S. (classe 1975);
 SCHIAVONE Mario (classe 77) già carabiniere in servizio presso il centro abitato in cui si sono
svolti i fatti;
 IPPOLITO Nuccio (classe 72), con-suocero della madre dei minori.
Nella giornata di ieri i tre arrestati sono stati sottoposti ad interrogatorio di garanzia nel corso del
quale tutti e tre gli indagati hanno negato gli addebiti contestati: la donna per i reati di induzione
alla prostituzione minorile e maltrattamenti contro famigliari mentre i due uomini per violenza
sessuale aggravata su minorenni infraquattordicenni.

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