Sui sequestri effettuati stamattina nella zona industriale in occasione dell’operzione “No fly”, il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa, hanno rilasciato la seguente dichiarazione. “Le misure disposte dalla Procura della Repubblica e l’esito delle indagini fanno sintesi dell’impegno di tutti coloro che, nel corso degli ultimi anni, hanno posto la questione ambientale come priorità, non con annunci o proclami, ma con azioni incisive su tutti i piani (amministrativi e giudiziari) cercando di operare con argomentazioni tecniche, ma soprattutto, avvalendosi nel tempo di un esperto in materia ambientale, l’ingegnere Giuseppe Raimondo, che ha sempre sostenuto, in tutte le sedi, quanto oggi sembrerebbe emergere dalle indagini. La Procura fa riferimento ad esiti che, sulla base di modelli matematici, hanno finalmente evidenziato che le immissioni olfattive non hanno fonti indistinte e che il contributo del depuratore IAS è determinante. Confidavamo nel lavoro dell’autorità giudiziaria, che ha risorse tecniche economiche ed umane per verificare se le imprese industriali operanti nel nostro territorio esercitano le attività attenendosi scrupolosamente alle norme ambientali. “Serviva chiarezza e quanto fatto dalla procura della Repubblica di Siracusa rappresenta un tassello essenziale per fare luce innanzitutto sulle responsabilità di natura penale da accertare, ma soprattutto affinché chiunque ha ruoli istituzionali e politici esprima chiaramente la propria posizione sul presente e sul futuro ambientale economico e produttivo del nostro territorio”. Navigazione articoli SIRACUSA. IMBRATTAVA CON VERNCE SPRAY IL MONUMENTO AI CADUTI: 17ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI. Pallavolo under 18 femminile, l’Eurialo vince e si qualifica