Si inaugura giovedì ad Avola il Fapab Research Center, il centro di ricerca per l’antropologia forense, la paleopatologia e la bioarcheologia. Appuntamento in sala Frateantonio il 7 marzo dalle 18 alle 20 con il direttore e vicedirettore del Fapab, Francesco Galassi ed Elena Varotto, l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, il deputato regionale Rossana Cannata e il sindaco Luca Cannata. Al termine della conferenza, saranno mostrati i locali del nuovo centro di ricerca in piazza Umberto I al Palazzo Lutri e verrà illustrata la progettualità scientifica e divulgativa del Fapab con particolare attenzione agli aspetti riguardanti la crescita culturale per la città di Avola, la Sicilia sud-orientale e, in più generale, l’importanza di una tale esperienza per tutta l’Isola. Francesco Maria Galassi è professore associato alla Flinders University (Australia), Visiting Academic all’Università di Firenze, medico e paleopatologo, si occupa della storia delle malattie nel passato e della loro evoluzione. È considerato uno dei massimi esperti di paleopatologia al mondo. Tra le sue scoperte principali il primo caso di ictus documentato in paleopatologia in una mummia naturale della metà del ‘700 e il caso più antico di gigantismo nella storia. Ha studiato numerose mummie egizie. È noto anche per il suo studio di cold cases del passato, tra cui spicca riesame della malattia di Giulio Cesare con cui ha smentito la tesi epilettica ed è regolarmente invitato a tenere conferenze e seminari nei più prestigiosi atenei del mondo. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha incluso nella lista dei 30 scienziati under 30 più influenti in Europa. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e libri, collabora con Lettura-Corriere della Sera e ha partecipato a trasmissioni televisive di grande successo come Superquark. Elena Varotto è ricercatrice bioarcheologa, antropologa Fisica e Forense, membro scientifico del centro di Archeologia Cretese (Dipartimento di Scienze Umanistiche) dell’Università di Catania e ricercatore per la Casa di Cura Santa Lucia (Centro Medico, Siracusa), ha lavorato come docente e assistente di laboratorio alla Scuola Medica dell’Università di Pisa e si è occupata dello studio di centinaia di scheletri antichi e moderni dallo scavo al laboratorio, provenienti dai più diversi contesti storici e geografici. Supervisiona scavi archeologici di contesti cimiteriali insegnando le tecniche di scavo e documentazione delle sepolture. Inoltre, come Consulente tecnico d’ufficio per la Procura della Repubblica in qualità di esperto antropologo forense incaricato, si è occupata del riconoscimento di cadaveri scomparsi e identificazione biologica personale. “Abbiamo accolto con piacere la richiesta del Fapab – le parole del sindaco Luca Cannata – Avola può essere un punto di riferimento in questo settore grazie a due professionisti esperti di levatura internazionale. Avola è anche questo, è cultura” Navigazione articoli Comunità per disabili via Lazio, preoccupazione di Progetto Siracusa per la possibile chiusura Centri raccolta mobile a Siracusa, chiesto l’immediato ripristino