L’interrogazione è volta a verificare se gli affidamenti di lavori e servizi presso i siti culturali dell’Artemision, del Teatro Comunale, del Giardino di Villa Reimann e delle Latomie dei Cappuccini, di proprietà comunale, disposti dall’amministrazione fra il 2016 e il 2017, siano conformi alle disposizioni dettate in materia di contratti pubblici” spiega Stefano Zito, deputato regionale all’ARS del Movimento 5 Stelle. Con una corposa interrogazione (18 pag. e 75 allegati), il portavoce regionale M5S intende far luce sui provvedimenti adottati dal Comune di Siracusa successivamente alla gara per “l’appalto di gestione, fruizione, valorizzazione e visite” dei suddetti siti comunali (determina dirigenziale n. 333/2014), conclusasi con l’aggiudicazione in favore della ERGA s.r.l., unica ditta partecipante alla procedura. “Lasciando da parte altri profili messi in evidenza nell’interrogazione, è necessario stabilire se la delibera di Giunta n. 56/2017 e il conseguente atto integrativo alla convenzione del 21/10/2015, stipulato fra il Comune di Siracusa e la società aggiudicataria, siano pienamente legittimi o se, piuttosto, abbiano apportato delle modifiche sostanziali all’originaria concessione/appalto di servizi, allora in corso di validità, che avrebbero richiesto l’avvio di una nuova gara ad evidenza pubblica. Vi è il rischio, in altre parole, che nel corso della fase esecutiva del contratto siano stati introdotti alcuni elementi di novità che, se previsti sin dall’inizio della procedura di aggiudicazione, avrebbero potuto suscitare un maggior interesse alla partecipazione alla gara e determinare quindi esiti differenti”. Con la delibera appena richiamata, oltre a fissare le tariffe da versare per la realizzazione di eventi al loro interno, la Giunta stabiliva di concedere – per tutta la durata del servizio di gestione, fruizione, valorizzazione e visite – l’utilizzo dei siti in questione alla ERGA per convegni, congressi ed altre attività e manifestazioni e, contestualmente, determinava la quota percentuale della tariffa da riconoscere alla società in considerazione dei servizi resi durante lo svolgimento degli stessi. “Non è di certo mio interesse muovere accuse infondate, ma ritengo opportuno che si faccia chiarezza sulla questione e ciò vale ancor più alla luce dei risultati della recente gestione, da parte dell’amministrazione, dei siti sopra menzionati che non mi sembra possano essere ritenuti positivi per il bilancio comunale”, prosegue Stefano Zito. Il portavoce regionale evidenzia che, in base ai documenti in suo possesso – con riferimento al periodo ricompreso tra il mese di giugno 2015 e quello di dicembre 2018 –, a fronte di incassi il cui importo è stimabile intorno ai 107.000 euro, il Comune di Siracusa avrebbe sostenuto spese significative per i lavori di manutenzione straordinaria, effettuati da ERGA ma a carico dell’amministrazione (si tratta di circa 90.000 euro), e per le utenze per i consumi elettrici e idrici (oltre 50.000 euro), di cui si è parlato in articoli giornalistici. Notevoli perplessità solleva poi il mancato coinvolgimento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa nonostante si sia in presenza di beni culturali, per loro natura soggetti alle norme di tutela dettate dal D.Lgs. n. 42 del 2004 e in particolare a quelle che richiedono che le concessioni per l’uso individuale degli stessi, anche laddove si tratti di manifestazioni della durata di pochi giorni, siano previamente autorizzate dagli organi preposti alla tutela. “In risposta a una richiesta di accesso agli atti che ho presentato lo scorso 11 aprile, la Soprintendenza ha espressamente affermato di non aver mai rilasciato alcuna autorizzazione o parere in ordine a concessioni dei siti del Demanio Culturale di proprietà del Comune di Siracusa. Da qui la necessità di investire della questione anche l’Assessore regionale dei beni culturali per le verifiche di sua competenza”. Un accenno infine alle nuove procedure di affidamento dell’Artemision e del Teatro comunale, oggetto, rispettivamente, delle determine dirigenziali n. 55 del 28/06/2019 e n. 63 del 10/07/2019. “Mi sembra chiaro che il Comune abbia tentato di superare alcune delle criticità verificatasi nel corso della precedente gestione ed evidenziate nell’interrogazione, il che è sicuramente apprezzabile ma non sufficiente. Con riferimento all’Artemision mi chiedo, ad esempio, se l’amministrazione abbia inteso concederne l’uso a fronte del pagamento di un canone, come invero lascerebbe intendere la determina del 28 giugno, o se venga in rilievo, piuttosto, una concessione di servizi specificamente disciplinata dal codice dei contratti. La questione è di notevole rilevanza pratica ai fini della determinazione del valore della concessione e, conseguentemente, della corretta instaurazione del confronto concorrenziale fra tutti i soggetti potenzialmente interessati a partecipare alla gara. Per tali ragioni, ho chiesto agli Assessori regionali di effettuare accertamenti sulla vicenda e invito l’amministrazione comunale ad ovviare alle eventuali irregolarità delle procedure di affidamento di recente avviate” conclude Zito. Navigazione articoli Fiscalità, resoconto dell’Amministrazione Incremento nella riscossione rispetto agli anni passati Aree Zes, accolte le richieste del sindaco Italia