“L’ex Amministrazione Comunale, che si è caratterizzata per la posa di lapidi e targhe, per cui passerà alla storia come la civica amministrazione lapidaria, così come con i vivi, anche con i morti usava due pesi e due misure, a seconda se si aveva o meno lo sponsor politico”. Lo comunicano Vincenzo Vinciullo e Salvo Cavarra. “Fra coloro che non hanno avuto uno sponsor politico c’è sicuramente l’ex vice sindaco Iano Battaglia che, morto da oltre 9 anni, nonostante abbia già avuto assegnata dalla Commissione Toponomastica la rotatoria che gli deve essere intitolata, nonostante si sia espressa la Prefettura, avvertendo che non bisognava più, dopo quella evidentemente, porre lapidi per eminenti personaggi siracusani prima di dieci anni dal loro decesso. Iano Battaglia sarebbe, infatti, rimasto intrappolato nelle pastoie della direttiva prefettizia che tutt’altro voleva dire, mentre altri, morti anche recentemente, per meno di un terzo del tempo trascorso dal decesso di Iano Battaglia, hanno avuto già la loro bella lapide apposta alla presenza del Sindaco e degli sponsor politici. Quindi, anche dopo morti, se non riusciamo ad avere una raccomandazione o, pardon, qualcosa di simile, capiamo che ci saranno impedimenti perfino a passare nell’aldilà e immaginiamoci se potremo mai aspirare al Paradiso, anche se forse è più facile avere aperta la porta del Paradiso senza sponsor, che dedicata una via a Siracusa. Avete perso, ancora una volta – hanno concluso Vinciullo e Cavarra – l’occasione di essere seri ed equi nelle scelte e sarà adesso il Commissario nominato dalla Regione a fare giustizia a Iano Battaglia che avrà sicuramente quello che è stato dato ad altre nobilissime figure che sono morte dopo di lui, alcuni addirittura 6 anni dopo il nostro amato Vice Sindaco”. Navigazione articoli SIRACUSA. CLAMOROSO, IL SINDACO ITALIA DECADUTO. LO HA DECISO IL TAR DI CATANIA: SI RIVOTA IN 9 SEZIONI A MAGGIO SIRACUSA. CICCIO MIDOLO: “LA LEGA? DISTANTE ANNI LUCE DAI PROBLEMI DEI SIRACUSANI”