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Un vero e proprio presepe, allestito dalle socie di Sicilia Donna in un centro commerciale di Avola, ma con una particolarità: chiunque transiterà nella struttura potrà posizionare nel presepe un piccolo oggetto ritenuto il simbolo del momento più importante dei suoi giorni.

«L’oggetto in questione – spiega Nicoletta Zorzan, presidente di Sicilia Donna – posto nel presepe assume un significato profondo, impersona il pastore che porta non il “dono” ma il tempo che ha tracciato in maniera forte un momento di vita che può essere di sofferenza, di felicità, di paura o di speranza».

Sicilia Donna, onlus per la prevenzione e la presa in cura delle donne con tumore al seno, organizza, per le festività natalizie, un’altra iniziativa finalizzata alla sensibilizzazione della comunità verso un problema importante e diffuso come il tumore mammario. E quale momento migliore del Natale «che rappresenta un periodo delicato nella psiche della donna con tale patologia – precisa Paolo Fontana, direttore scientifico di Sicilia Donna – in quanto potrebbe vivere la festività con tristezza o solitudine a causa dei percorsi di cura che non le permettono di esprimersi nel suo essere donna».

“Il presepe dei nostri giorni”, questo il titolo dell’iniziativa, sarà visitabile – e “modificabile” da chiunque con l’aggiunta di un oggetto – dal 16 al 23 dicembre. Ai lati del presepe sarà inoltre collocato un leggio con un quaderno dove poter scrivere in maniera anonima o no il proprio pensiero ma soprattutto raccontare cosa significa aver posto quel preciso oggetto nel “presepe dei nostri giorni”.

«Le socie di Sicilia Donna – aggiungono Nicoletta Zorzan e Paolo Fontana – sempre presenti con la loro estrema disponibilità e discrezione, inviteranno i visitatori a compiere questo gesto meraviglioso, creando assieme alla comunità un presepe carico di storie di umanità, storie di vita sofferta o felice. Alla fine delle festività tutti gli oggetti raccolti saranno riposti in una scatola e andranno come offertorio durante una messa come a volere offrire a Dio ogni dolore, sacrificio o felicità nella speranza che ognuno possa trarre da questo gesto un momento di emozione ma anche di sicurezza nel proseguo della vita».

Le farfalle, come amano definirsi le donne di Sicilia Donna, saranno così sostenute in un Natale più intimo, abbracciate da sentimenti messi a disposizione di chiunque per sensibilizzare la comunità a migliorare la modalità con cui ci si avvicina a chi soffre o a chi, come le farfalle, cerca di librarsi in volo.

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