“La Direzione Regionale del Sinalp Siciliano si congratula con i cittadini ed i colleghi sindacali della Liguria per aver dimostrato che quando di vuole e quando si hanno amministratori capaci e disposti a “metterci la faccia”, gli eventi catastrofici si affrontano e si risolvono in tempi “normali” senza tasformare le emergenze in tragedie di lungo corso”. Così si è espresso, in una nota diffusa alla stampa, Franco Lipari della Confederazione Sindacale Nazionale Autonoma dei Lavoratori e dei Pensionati Sicilia ( SINALP ). “La Giunta Musumeci deve spiegare ai Siciliani – prosegue – come mai a Genova in appena un anno sono riusciti ad abbattere quel che restava del ponte Morandi, smaltire i detriti accumulati, abbattere le costruzioni realizzate nei pressi del ponte evacuando e ricollocando centinaia di famiglie e dichiarare che a Marzo o tuttalpiù a Maggio del 2020 le auto torneranno a transitare nel nuovo ponte realizzato per una lunghezza di circa 1.200 metri. Mentre in Terra di Sicilia dopo ben più di cinque anni, ormai quasi sei, il Governo Regionale non ha avuto la capacità, la volontà, la caparbietà e l’autorevolezza di imporre tempi “normali” all’Anas per realizzare una semplicissima campata di appena 270 metri. Il Governo Regionale, in questa “semplicissima” emergenza, ha dimostrato di non avere l’autorevolezza di rappresentare una Popolo di 5 milioni di persone ed imporre al Governo Nazionale il sacrosanto diritto di essere trattati come tutti gli altri italiani, di avere lo stesso diritto di disporre di un sistema viario e ferroviario al pari delle reti viarie e ferroviarie dell’osannato Nord. Questo Governo, come del resto anche il precedente, – continua la nota del SINALP – invece di potenziarlo e dotarlo di mezzi e risorse congrue, ha trattato e discusso la cessione del nostro Ente Autostradale CAS all’Anas adducendo come principale motivazione la sua “indiscussa capacità gestionale e manutentiva della rete autostradale”. Oggi possiamo affermare senza tema di smentita – prosegue la nota dell’organizzazione sindacale – che questa capacità gestionale e manutentiva, almeno in Sicilia, si è realizzata con l’inefficiente ricostruzione, ancora tutta in altomare, di una semplice campata di 270 metri, e l’ennesima interruzione di questa autostrada ai mezzi di trasporto per aver scoperto, guarda caso, che il viadotto Cannatello è a rischio crollo. Noi non sappiamo di chi sia la colpa e siamo certi che tutti gli Enti interessati avranno ottime ragioni e motivazioni giuridiche e tecniche per dimostrare che loro hanno fatto il massimo ed il meglio per risolvere l’emergenza denunciata, ma i fatti sono evidenti a tutti i cittadini siciliani, il ponte non è ancora ricostruito, il viadotto Cannatello è chiuso e l’intera autostrada è costellata da ben 24 cantieri senza alcuna certezza sulla tempistica del loro completamento. Ma come funziona il sistema di manutenzione e controllo preventivo dell’Anas? Ed il controllo della Regione Siciliana? Chi ha il compito di tutelare e difendere gli interessi dei siciliani e delle loro aziende? Pur con tutta questa evidentissima inefficienza nessuno che si attiva, nessuno che si indigna, nessuno che sbatte i pugni per denunciare il totale abbandono e disinteresse di tutto quanto succede in questa terra martoriata? L’Autostrada A19, ormai non si sa più da quanti anni, è un continuo cantiere e visto quanto è successo sul viadotto Cannatello sorge l’ulteriore dubbio che gli interventi manutentivi vengano fatti dove non era necessario e non dove vi era reale ed imminente necessità. L’A19 è lunga circa 200 Km e comprende oggi almeno 24 cantieri che ci auguriamo servano realmente a rendere sicura l’intera tratta ma oltre a tale augurio vorremmo sapere quando questi interventi termineranno restituendo ai siciliani l’unica arteria che collega l’intera regione da ovest ad est. Il Sinalp Regionale chiede alla Giunta Musumeci di attivarsi, per rispetto del Popolo Siciliano, affinchè non si assista ad una secolare attività di ricostruzione e manutenzione che vedrà la luce forse tra altri venti anni, facendo nel frattempo fallire il già fragile sistema economico ed imprenditoriale regionale che ha urgentissimo bisogno di avvalersi di un sistema di collegamento viario e ferroviario efficiente, moderno ed in grado di reggere la concorenza di altri territori italiani. Il Popolo Siciliano attende risposte e fatti concreti”. Navigazione articoli Il Cga accoglie il ricorso della Spero sulla riqualificazione della Marina di Archimede SIRACUSA. CAPODANNO “BLINDATO” IN PIAZZA DUOMO PER MOTIVI DI SICUREZZA