L’Ortigia si arrende alla capolista Pro Recco ed alla fine la sconfitta nella vasca della Cittadella, ci sta tutta ( 12 -18). I liguri vincono anche a Siracusa e continuano la loro inarrestabile marcia in vetta alla classifica. Dodici vittorie su dodici partite. La squadra di Rudic costruisce il successo nel primo parziale, approfittando di un’Ortigia statica e poco concentrata, che subisce 4 gol in meno di 3 minuti. I ragazzi di Piccardo si scuotono, trascinati da capitan Giacoppo che, fra primo e secondo parziale, mette a segno un poker che porta l’Ortigia a meno due. Arriva anche la grande occasione per andare a meno uno, ma i biancoverdi sprecano in superiorità e vengono puniti. La gara diventa però bellissima e combattuta, con l’Ortigia che gioca bene in attacco e tiene testa al Recco, grazie anche alle ottime prove di Cassia, Rossi e Vidovic. Alla fine il Recco vince, ma la squadra di Piccardo, al di là degli errori e di una fase difensiva non impeccabile, riesce a segnare ben 12 gol ai campioni d’Italia. Quest’anno, in serie A1, non ci era riuscito nessuno. Da domani si pensa alla trasferta di Napoli, sabato prossimo, contro il Posillipo. Il commento del tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo: “Abbiamo avuto un ottimo rendimento per due tempi e mezzo. Abbiamo completamente sbagliato l’approccio alla gara nel primo parziale, perché se non vai subito pronto in acqua, loro vengono fuori con tutta la loro veemenza e ti ritrovi sotto di quattro gol. Poi c’è stata una fase centrale della gara nella quale eravamo stanchi e abbiamo commesso alcuni errori che con loro non puoi commettere. Complessivamente però direi che siamo andati bene in attacco, perché fare 12 gol al Recco non è semplice, ma la fase difensiva va rivista e corretta e bisogna lavorare sui troppi gol subiti. Non riuscivamo a star dietro a loro nella circolazione di palla e soprattutto nei primi tre gol presi abbiamo sbagliato i tempi e la direzione da seguire nell’andare verso la palla”. A fine gara parla anche capitan Massimo Giacoppo: “L’approccio non è stato quello ideale. Se non entri determinato contro i giocatori più forti del mondo, è normale che ti trovi in difficoltà. La partita poteva essere più combattuta, perché quando abbiamo spezzato il fiato siamo riusciti a giocarcela facendoli soffrire e innervosire. Questa è la dimostrazione che avremmo potuto disputare una partita migliore per tutti e quattro i tempi. Certo, paghiamo anche la mancanza di partite ufficiali, soprattutto a livello di concentrazione, visto che per quasi due mesi siamo stati senza giocare e ci sono mancate l’adrenalina e la concentrazione. Era inevitabile che pagassimo lo scotto”. Navigazione articoli CALCIO. AZZURRI DOMENICA CONTRO IL PRO RAGUSA. ACCAPUTO: “ALZATI PACHINO” SIRACUSA. IPPODROMO DEL MEDITERRANEO. GALOPPO. DUE CONDIZIONATE NEL SEGNO DELLE “GRIGIE” DI BOSCO