La Procura generale di Catania ha chiesto la conferma dell’ergastolo per Christian Leonardi, 42 anni, siracusano, condannato per l’omicidio della moglie Eligia Ardita, 35 anni, infermiera al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. La donna, incinta di 8 mesi, venne trovata cadavere in casa nel gennaio del 2015. I giudici della Corte d’Assise di Appello di Catania dovranno decidere se confermare la pena nei confronti dell’uomo che nella ricostruzione della Procura di Siracusa ha aggredito e ucciso la moglie al termine dell’ennesima lite scoppiata per futili motivi. I giudici della Corte di Assise di Siracusa avevano accolto la richiesta dell’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, che aveva invocato il carcere a vita nei confronti dell’imputato. Eligia Ardita, infermiera all’ospedale Umberto I di Siracusa, morì nell’abitazione della coppia, in via Calatabiano, il 19 gennaio del 2015. Nella fase iniziale, la Procura aveva indagato il personale del 118 ma dopo le verifiche dei carabinieri del Ris di Messina, l’attenzione si era spostata sul marito che il 19 settembre aveva confessato di essere l’autore del delitto. Poco dopo aveva ritrattato spiegando di essere stato costretto ad autoaccusarsi dal fratello e dal legale. Davanti ai giudici Leonardi, poi, si è dichiarato innocente. Secondo la Procura l’aggressione avvenne al culmine di un litigio per futili motivi: Leonardi avrebbe tappato la bocca alla moglie, facendola soffocare con il suo rigurgito. L’imputato si è sempre difeso, sostenendo che il decesso sia riconducibile all’imperizia dei medici del 118, chiamati per un malore avvertito dalla moglie. Navigazione articoli SIRACUSA. MINACCE A PAOLO BORROMETI. IL GIORNALISTA DEPONE IN AULA Duplice omicidio Lentini, fermato presunto autore