La Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso ieri notte a carico di Luciano Giammellaro di 71 anni poiché gravemente indiziato degli omicidi volontari di Massimiliano Nunzio Casella e di di Vincenzo Agatino Saraniti e tentato omicidio di Gregorio Signorelli nonché del porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, in concorso con Giuseppe Sallemi. Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa ed eseguite dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato P.S. di Lentini, avviate a seguito di quanto avvenuto qualche giorno fa a Lentini In particolare, gli investigatori, hanno avuto modo di acquisire elementi tali da far presumere come Sallemi non avesse potuto agire da solo nell’esecuzione dell’azione nei confronti dei soggetti che si erano recati nella zona per perpetrare il furto delle arance mature. Pertanto la tempestiva attività di indagine avviata a seguito dell’arresto di Sallemi dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di P.S. Lentini, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha portato al fermo di indiziato di delitto a carico del Luciano Giammellaro, poiché gravemente indiziato dei reati di duplice omicidio e tentato omicidio, in concorso con Sallemi. In particolare, il provvedimento giudiziario scaturisce dalle dichiarazioni rese dall’unico superstite del triplice ed efferato agguato, il quale dava agli investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi occorsi nella notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020. Nello specifico riferiva che quella notte lo stesso, mentre si trovava coi due deceduti per compiere un furto di arance nelle campagne di Lentini a confine con Scordia, veniva raggiunto da Sallemi e da un altro soggetto che quest’ultimo chiamava Luciano, che effettuavano attività di guardiania per i terreni della zona. I due soggetti avrebbero esploso diversi colpi di fucile contro i tre attingendo a morte Casella e Saraniti e ferendo gravemente Signorelli. Il racconto della vittima superstite, unitamente ad altre dichiarazioni preziose rese dai proprietari terrieri del luogo teatro dei fatti raccolte dal personale operante che ha condotto le indagini, nonché dei familiari delle vittime, permettevano di identificare il presunto complice di Sallemi in Giammellaro, nonché a delineare il contesto dell’ attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, che veniva svolta dal Sallemi in compagnia di Giammellaro, quest’ultimo, diversamente dal primo, non legato da alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole della zona e formalmente mero pensionato. Pertanto, sulla base del quadro probatorio acquisito, gli investigatori avviavano le ricerche del Giammellaro che veniva rintracciato dagli operatori, coadiuvati da personale del Commissariato di Augusta, in località Brucoli presso l’abitazione di conoscenti. ccompagnato presso gli uffici del Commissariato di Lentini, espletate le formalità di rito, Giammellaro è stato condotto presso il carcere di Cavadonna Siracusa, in attesa di convalida del fermo da parte del G.I.P. presso il tribunale di Siracusa. Navigazione articoli (VIDEO) SIRACUSA. DUE SOCCORRITORI DEL 118 AGGREDITI DA UN UOMO. SPADA (FSI-USAE): “SITUAZIONE INSOPPORTABILE” (VIDEO) SIRACUSA. QUATTRO ARRESTI PER TRAFFICO DI DROGA