La richiesta di tutte le associazioni di categoria, degli autonomi, delle PMI e dei liberi professionisti è unanime: liquidità subito per tutte le partite iva e le piccole e medie imprese. La proposta di Italia Viva contempla la possibilità di prestiti pari al 25% del fatturato 2019, garantiti al 100% dallo Stato, da restituire in 100 rate a partire da gennaio 2022. E per le imprese nate nel 2019 il parametro di riferimento aggiuntivo è il costo del lavoro. “Liquidità, liquidità, liquidità: non c’è altra priorità ora per le attività economiche del Paese e anche del nostro territorio. In queste ore decisive nelle quali il governo sta predisponendo un nuovo decreto di aiuti per famiglie e aziende, stiamo chiedendo che si prenda la nostra proposta che può dare subito risposta al bisogno primario di ogni attività, soprattutto quelle più piccole: la possibilità di attivare prestiti bancari immediati interamente garantiti dallo Stato”. Lo affermano Tiziano Spada e Alessandra Furnari, coordinatori di Italia Viva Siracusa, impegnati in queste ore assieme ai propri parlamentari per stimolare il governo ad adottare la misura migliore per dare fiato alle imprese e al sistema economico. “La nostra proposta – spiegano i coordinatori di Italia Viva – prevede che liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società fino a 50 milioni di fatturato possano fare domanda ad una banca chiedendo ognuno di avere il 25% del proprio fatturato del 2019. La banca eroga il prestito velocemente, senza burocrazia e senza controlli di rating grazie alla garanzia statale al 100%. L’importo viene restituito in 100 rate a partire dal gennaio 2022 con interessi a carico dello Stato. Per le attività nate negli ultimi 12-18 mesi, si può prendere a riferimento come parametro aggiuntivo quello del costo del lavoro”. In questo modo l’impresa e il professionista riprendono a lavorare in sicurezza e può pagare fornitori per acquisti e investimenti, dipendenti e collaboratori. “L’emergenza sanitaria ha la priorità, ma altrettanta attenzione va riservata a quella economica – affermano i referenti locali di Italia Viva – sostenendo il nostro tessuto produttivo, le imprese soprattutto quelle più piccole, più fragili che rappresentano il motore della nostra economia”. Come coprire questi costi? “Per arrivare a movimentare una cifra sufficiente a sostenere le Partite IVA e le PMI con fatturato fino a 50 milioni – spiegano Spada e Furnari – lo Stato deve intervenire con uno stanziamento da 33 miliardi di euro (circa 2 punti percentuali di PIL): 33 miliardi di euro infatti consentono garanzie per 412,5 miliardi di euro. Un intervento reso possibile anche all’allentamento delle norme europee sugli impegni di bilancio”. “E’ una proposta concreta e realizzabile – concludono i referenti territoriali di Italia Viva – che stiamo avanzando in queste ore al Governo e che chiediamo a chi la condivide di sostenere. Sono le ore in cui si definiscono i contenuti del decreto e non possiamo lasciare nulla di intentato per dare un aiuto vero al nostro sistema economico, soprattutto a quello fatto di piccole e medie attività che rappresentano il cuore pulsante della nostra economia territoriale e non solo”. Navigazione articoli Vinciullo – Castagnino: “Inapplicabili in Sicilia gli aiuti per le piccole e medie imprese, se la Regione non predispone la procedura consequenziale” SIRACUSA. AMMINISTRATIVE 2018: PER IL RICORSO DI REALE AL CGA BISOGNERA’ ATTENDERE IL PROSSIMO 28 MAGGIO