Emergenza sanitaria e caso Asp Siracusa. Dopo quanto emerso dall’inchiesta giornalistica della trasmissione Report, anche la Uil territoriale Siracusa-Ragusa-Gela, attraverso il proprio commissario Luisella Lionti, ha chiesto agli organi competenti che si faccia maggior chiarezza sulla vicenda “perché in ballo c’è la salute dei cittadini – ha detto Lionti – e la presa di posizione dell’Asp la riteniamo inaccettabile. O forse sarebbe meglio dire la non presa di posizione visto il silenzio dimostrato dal direttore generale Lucio Ficarra. Siamo consapevoli che è tutta la sanità in generale che soffre da tempo per i continui tagli apportati dai governi che si sono succeduti negli anni. E con tali operazioni sappiamo quanto sia difficile operare in tempi di pace, figuriamoci di guerra come quella che stiamo vivendo oggi tutti quanti. Però questo momento imporrebbe tavoli di confronto continuo, per le richieste di aiuto e l’istituzione di una commissione ad hoc come voluta dalle istituzioni cittadine per far fronte ad una grande emergenza, affinché si operi per il bene e la salute del cittadino ma anche nei confronti degli operatori sanitari che fanno del loro meglio e anche di più, ma senza avere a disposizione gli strumenti necessari”.

“Sin dall’inizio di questa emergenza – sottolinea amaramente Alda Altamore, segretario Generale UIL FPL Siracusa – abbiamo dovuto fare la voce grossa per sottolineare l’ovvio, e cioè che senza idonee misure di salvaguardia i lavoratori, e a seguire i cittadini, avrebbero corso grossi rischi per la salute e per la vita stessa. L’unico risultato sono state intimidazioni ai lavoratori, accuse alle OO.SS. di ricercare solo facile consenso e un atteggiamento di negazione del problema che ci pare persistere ancora pervicacemente. Con l’aggravante che, ancora, non ci sembra, a vedere gli ordini di servizio che si susseguono, che ci sia qualcuno che abbia le idee chiare sul da farsi. Certo Ficarra non lavora da solo. Spiace dirlo, ma l’intero management non ha dimostrato di essere all’altezza”. “E – aggiunge Alda Altamore – lo smantellamento di quel terzo settore che è l’unica soluzione a supporto di anziani e disabili gravi e gravissimi, e che, spesso, è l’unica fonte di reddito familiare, in un settore ad alto tasso di segregazione di genere, presenterà presto il conto nella fragile economia siracusana. O siamo capaci tutti insieme, ciascuno estrinsecando al meglio il proprio ruolo, di reinventarci il futuro o il nostro territorio subirà un tracollo, Enti Locali compresi, dal quale ci vorranno decenni per riprendersi”.

Dall’emergenza sanitaria, però poi, l’attenzione del commissario straordinario della Uil si sposta anche al post Covid-19: “Perché non ho ancora sentito alcuno parlare di un piano B per rilanciare il territorio – ha aggiunto Luisella Lionti -. E’ vero che siamo in piena emergenza e tutti siamo concentrati sul presente, ma occorrerebbe anche che qualcuno si preoccupasse del domani, quindi pensare al rilancio del turismo, dell’agricoltura, del settore petrolchimico, tutti danneggiati oggi dalla stasi che vive il Paese ma macroaree fondamentali affinché dopo aver superato il Covid-19 non si debba far fronte ad un altro tipo di dramma o emergenza. Che, forse, sarebbe grave quanto quella sanitaria”.

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