“C’è ormai una frattura insanabile tra la città e i vertici sanitari siracusani ed è un frattura che deve essere superata perché dobbiamo creare un nuovo clima di fiducia che ormai non c’è più”.

       Lo ha detto oggi il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel corso di una diretta Facebook per rendere note le iniziative messe in campo alla luce delle reazioni seguite all’inchiesta mandata in onda ieri nella trasmissione Report di Raitre. Affermazioni che nel pomeriggio, dopo una riunione di Giunta, sono state consacrate in un atto di indirizzo politico rivolto al Governo regionale. La Giunta prende atto “delle azioni e degli atti adottati dal sindaco” e avanza tre richiesta al presidente Musumeci e all’assessore alla Salute, Razza.

       La prima è “di adottare ogni atto di loro esclusiva competenza, necessario all’immediato  ripristino di condizioni di piena fiducia da parte della Giunta e della Cittadinanza nei confronti dei vertici della Asp siracusana e dell’sspedale Umberto primo, fiducia venuta meno nei confronti degli attuali vertici”. La seconda “di adottare ogni atto necessario, vista la situazione di emergenza del territorio della città di Siracusa, per fare intervenire la Croce Rossa Militare Comando Regionale della Sicilia e Provinciale di Siracusa e l’Unuci, Sezione di Siracusa e provincia. Infine “di rendere permanente nella città di Siracusa la presenza del Covid Team disposta dall’assessore della Salute”.

       “In queste ore – ha aggiunto il sindaco Italia – ho avuto contatti ripetuti con il presidente Musumeci e con l’assessore Razza, rinnovando la mia preoccupazione e chiedendo di trovare una soluzione. Se qualcuno ha sbagliato certamente deve pagare e sarà la magistratura a decidere. Ma ora la priorità non è questa, la priorità è ristabilire un clima con gesti concreti. Su questo la mia Giunta è compatta e abbiamo anche il sostegno delle forze politiche che ci appoggiano”.

       Il sindaco Italia ha poi ricordato come già 10 giorni fa egli avesse avvertito la situazione che oggi si è mostrata a tutti. “Chi lavora nelle istituzioni – ha aggiunto – aveva chiaro cosa stesse succedendo, così già domenica 29 marzo ho scritto al prefetto per chiedere l’intervento della Croce rossa militare e una riunione urgente del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza dell’assessore Razza. Riunione che sua eccellenza il prefetto ha tenuto il giorno stesso e che si è conclusa con la decisione dell’assessore di inviare in città un Covid Team, che già comincia a dare i suoi frutti. Ringrazio il presidente Musumeci e l’assessore Razza per l’attenzione che rivolgono alla sanità siracusana ma oggi il problema si mostra in tutta la sua gravità”.

       Prosegue il sindaco Italia: “Il mio grido d’allarme l’ho lanciato già nel nel settembre del 2018 quando, a proposito del nuovo ospedale, ho chiesto un hub di secondo livello. Non abbiamo mai partecipato ad alcuna spartizione e dunque oggi posso parlare a viso aperto. Trovo invece immorale – aggiunge Italia – le voci di condanna che oggi si alzano da parte di chi in tutti questi anni ha gestito la sanità siracusana contribuendo a portarla allo stato in cui si trova”.

       Infine, il sindaco Italia è tornato a chiedere che si faccia chiarezza sulla gestione dei tamponi effettuati, i cui esami non arrivano o arrivano con grande ritardo, e ha ricordato di avere messo a disposizione la Casa del Pellegrino per la gestione dei malati cosiddetti “grigi”. Poi ha ringraziato medici, infermieri, forze dell’ordine e protezione civile comunale, che collabora anche con l’Asp, per l’impegno che ci stanno mettendo.

       “I cittadini – ha concluso il sindaco Italia – devono sentirsi tutelati ed anche il personale sanitario, che gode fiducia della gente del Comune e di tutte le altre istituzioni”.

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