Guardie Mediche, l'assessore regionale alla Salute Razza: «Così ...

“Per affrontare l’emergenza Covid-19 e riportare a zero il triste contatore quotidiano diramato dalla Protezione Civile non bisogna trascurare nessuna opzione scientificamente rilevante, anche in Sicilia dove il contagio non ha raggiunto, per fortuna, i numeri del settentrione d’Italia”.
Ad intervenire è Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Sulla scia di quanto avvenuto in altre regioni italiane, quali la Toscana, la Lombardia e l’Abruzzo ad esempio, chiedo all’assessore Razza di autorizzare anche in Sicilia la sperimentazione nella cura dei malati di Covid-19 utilizzando il plasma dei guariti – spiega Cafeo – un metodo che, seguendo rigidi protocolli
di sicurezza, ha già permesso in molti casi una risposta terapeutica rapida ed efficace”.
“L’esempio è quello degli ospedali San Matteo di Pavia e Carlo Poma di Mantova che, seguendo la procedura denominata <<Protocollo Pavia>>, hanno iniziato lo scorso 31 marzo il trattamento dei primi 43 pazienti, in condizioni cliniche severe, nell’ottica di estenderlo poi ad altri 200 – continua Cafeo – una sperimentazione già avviata per altre epidemie in passato e attualmente in corso, seppur con formule leggermente diverse, in oltre 30 Paesi nel mondo”.
“Mentre giustamente rivolgiamo già la nostra attenzione alla cosiddetta <<Fase 2>> della pandemia, nella quale dovremo provare a salvare il salvabile e soprattutto a far ripartire la macchina produttiva italiana, non possiamo neanche per un attimo sottovalutare l’aspetto sanitario dell’emergenza – conclude il deputato regionale
Cafeo – perché fino quando non sarà trovato e dimostrato valido un vaccino, il rischio di ondate di ritorno resta comunque alto, così come la necessità di cure sempre più efficaci”.

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