«Quello che inauguriamo oggi, in ricordo di tutte le vittime delle mafie, vuole essere un Presidio di Legalità per tutti i canicattinesi, per i visitatori che entreranno a Canicattini Bagni, e che così sapranno il percorso che abbiamo scelto, ma soprattutto per i bambini, la futura generazione, che vengono a giocare in Piazza Borsellino, e chiederanno ai loro genitori chi sono i due uomini di questo pannello. Si risponderà loro che sono due servitori dello Stato che hanno lottato, così come tanti hanno fatto e continuano a fare ogni giorno con le loro azioni di legalità, contro la mafia, per la libertà di tutti e per la giustizia. Per costruire un futuro migliore». Così il Sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, ieri pomeriggio all’ingresso di Piazza Borsellino, in occasione dell’inaugurazione del grande pannello – monumento in ricordo di tutte le vittime delle mafie, raffigurato da una grande foto dei due uomini simbolo della lotta alla criminalità e al sistema mafioso in Sicilia, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nella grande foto che ritrae i due magistrati palermitani uccisi assieme alle loro scorte nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio, spicca la frase di Paolo Borsellino, a cui è intitolata la piazza all’ingresso della città, e che l’Amministrazione comunale ha voluto fare inserire: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. «Un messaggio di speranza per questa nostra terra di Sicilia – ha concluso il Sindaco Paolo Amenta, rivolgendosi in particolare ai piccoli Lupetti del Branco “Roccia della Pace” del gruppo Scout Canicattini Bagni 1, che hanno voluto essere presenti all’importante appuntamento – e nello stesso tempo di fermezza nell’intraprendere l’unica strada percorribile, quella della legalità. Tenendo alto il ricordo e la memoria di chi si è sacrificato per questi valori». La cerimonia di inaugurazione, che ha visto la partecipazione degli Assessori, di Consiglieri comunali, della locale Stazione dei Carabinieri, della Polizia Municipale e, tra gli altri, del Presidio “Salvatore Raiti” di Libera, dell’Agesci, altre realtà sociali e cittadini, è stata aperta dalla recita di alcuni brani del libro di Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni”, nella parte relativa alla vittoria al maxiprocesso di Falcone e Borsellino e di tutta la loro squadra, e del “Decalogo dell’Antimafioso” di Nando Dalla Chiesa, da parte dei Lupetti del Branco “Roccia della Pace”, del gruppo Scout Canicattini Bagni 1, che quest’anno hanno dedicato le loro attività ad un percorso di Legalità, che ha visto coinvolti amministratori locali e forze dell’ordine, e che si è concluso lo scorso 23-24-25 Aprile nel grande campo regionale di Palermo titolato “Sotto la stessa Legge Navigazione articoli Incendio a Città Giardino, in fiamme una discarica abusiva Francofonte, arrestato un 26enne per violenza contro l’ex convivente