La Rete Sicilia sud est, coordinamento di imprese, associazioni, istituzioni, nata nell’emergenza con gli obiettivi di proteggere le imprese e di organizzare la ripartenza dei territori turistici, ha inviato il 7 maggio, ai ministri dei Beni culturali, Dario Franceschini, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per il Sud, Giuseppe Provenzano, un documento in 10 punti come memoria unitaria del territorio. “Per la prima volta – dichiara Barbara Fronterrè in un comunicato inviato alla stampa – una rete di territorio, nata oltre i confini amministrativi e settoriali, si presenta come soggetto unitario, interlocutore del governo nazionale e regionale, con la richiesta che le linee strategiche e le misure proposte siano inserite nel decreto “rilancio”, in approvazione al Cdm nelle prossime ore”. “Alla crisi economica indotta dal Covid 19, le cui vittime principali e di lunga durata sono proprio i settori del turismo e della cultura e il loro indotto – prosegue – il sud est della Sicilia giunge frammentato, senza una presenza unitaria sui mercati turistici globali sulla scolta di altre aree (pensiamo alla Provenza, alle Langhe, al Chianti). Una frammentazione che è ostacolo, in un territorio, invece, omogeneo sotto il profilo delle preziose risorse da mettere a sistema, dei bisogni, delle criticità connesse ai servizi e alla qualità della vita, fondamento di una vera politica di sviluppo turistico”. “Per tutto ciò – continua il comunicato – riteniamo che la crisi del Covid-19 sia occasione fondamentale per costruire aggregazione per l’emergenza e per la ripartenza. In 10 punti il Manifesto chiede misure urgenti e specifiche, e indica le leve per il rilancio. Tra i provvedimenti di emergenza che chiediamo al Governo di inserire nel prossimo decreto- legge, cosiddetto “Rilancio”, vi sono il prolungamento della cassa integrazione in deroga che non può essere interrotto ad ottobre, dopo una stagione turistica ridotta ai minimi termini; contributi una tantum agganciati al fatturato perduto nei mesi di chiusura; la ricostruzione di un reddito per i titolari di micro e piccole imprese”. “Tra le leve per ripartire – sostiene Barbara Fronterrè – chiediamo che il decreto-legge preveda: investimenti e impegni per la riqualificazione dell’offerta e dei territori, con una seria politica dei servizi e una messa a sistema degli asset strategici (patrimonio, ambiente, mondo enogastronomico e agroalimentare); il sostegno alle reti di impresa e alle buone pratiche delle aziende. Il documento contiene proposte per il sostegno al turismo di prossimità e interno nei prossimi mesi e individua il tema del marketing di territorio e della comunicazione altamente qualificata e aggiornata, strumenti che riteniamo fondamentali per il rilancio”. Tra i primi firmatari i Sindaci di Siracusa, Francesco Italia; di Avola, Luca Cannata; di Portopalo di Capo Passero, Gaetano Montoneri; di Ferla, Michelangelo Giansiracusa; di Sortino; Vincenzo Parlato che si sono resi disponibili a una rappresentanza unitaria; reti di imprese e professionisti come il Consorzio CCN Marzamemi, l’Associazione Albergatori Noto, l’Associazione guide del Val di Noto; Associazioni culturali e ambientaliste. “Lavoriamo – conclude Barbara Fronterrè – per estendere la rete, arricchirla di presenze e progetti concreti nell’immediato e perché le istanze e le linee strategiche formulate siano accolte da chi governa”. Navigazione articoli SIRACUSA. RIAPRE LA “FIERA” DEL MERCOLEDI’ MA SOLO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI SIRACUSA. FASE 2, CNA SCRIVE AI SINDACI DELLA PROVINCIA PER IL PROGETTO “CIELO APERTO” DEI PUBBLICI ESERCIZI