La procura generale militare ha chiesto il rinvio a giudizio per tre ex caporali accusati di violenza a inferiore mediante omicidio pluriaggravato in concorso per la morte di Emanuele Scieri, il 26 enne di Siracusa, allievo parà della Folgore, precipitato da una torretta della caserma Gamerra di Pisa la notte del 13 agosto 1999 e trovato cadavere solo tre giorni dopo.Gli indagati sono i tre ex caporali Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico, l’unico ancora in servizio nell’esercito come sottufficiale.Sul caso Scieri c’è anche un’indagine della procura di Pisa con gli stessi tre indagati, accusati di omicidio volontario in concorso, oltre all’ex comandante di allora della Folgore, generale Enrico Celentano (da tempo in pensione), al quale sono state contestate di aver reso false dichiarazioni al pm.I magistrati pisani stanno attendendo la consegna della perizia medico legale dall’anatomopatologa Elena Cattaneo alla quale è stato chiesto se le ferite riportate da Scieri fossero compatibili non solo con la caduta dalla torretta ma anche con gli atti di nonnismo che secondo gli inquirenti Panella, Zabara e Antico avrebbero compiuto sul giovane prima di farlo cadere nel vuoto. Con il deposito della consulenza medico legale anche l’inchiesta pisana, condotta dal procuratore Alessandro Crini e dal pm Sisto Restuccia che hanno raccolto decine di testimonianze, si avvierà alla conclusione. La morte di Emanuele, Lele, Scieri, 26 anni, siracusano, appena laureato in Giurisprudenza e parà in servizio di leva nella caserma «Gamerra» di Pisa, non fu un “suicidio”, come per anni in tanti dentro e fuori le Forze armate avevano sostenuto, ma un grave atto di nonnismo finito in tragedia. «Sono anni che aspettiamo questi momenti. E’ una notizia che ci rincuora e ci dà fiducia nella giustizia. Si può partire da questo punto, ma siamo solo all’inizio. Ci auguriamo adesso che chi sta procedendo lo faccia con la stessa determinazione fino alla fine», ha detto dalla sua casa di Siracusa Isabella Guarino, la mamma di Lele, che con il marito ormai defunto e l’altro figlio ha atteso per tutti questi lunghi anni che la verità venisse fuori. Lele fu ucciso. E i maggiori sospettati sono tre ex caporali che tra le 22,30 e le 23,45 del 13 agosto 1999 il ragazzo ebbe la sventura di incontrare dentro la caserma. Si chiamano Andrea Antico, 41 anni, originario di Casarano (Lecce) ed attualmente in servizio nel 7/o Reggimento Aves (Aviazione dell’Esercito) di Rimini, unico dei tre a vestire ancora la divisa; Alessandro Panella, 41 anni, nato a Roma e residente a San Diego, in California, ma domiciliato a Cerveteri, l’unico dei tre finito ai domiciliari per il pericolo di fuga; Luigi Zabara, 43 anni, nato in Belgio, a Etterbeec, e residente a Castro dei Volsci (Frosinone). Navigazione articoli SIRACUSA. EMERGENZA RACKET, ESPLODE BOMBA DAVANTI UNA MACELLERIA Rossana Cannata: “Fari puntati sulla sicurezza della viabilità nella zona Sud della provincia di Siracusa”