Omicidio Eligia Ardita, processo d'appello: il pm chiede la ...

Il Pg della Corte d’appello di Catania e i legali rappresentanti delle parti civili in linea nella richiesta di conferma della pena dell’ergastolo per Christian Leonardi, sentenza emessa in primo grado della Corte d’Assise di Siracusa. L’uomo viene indicato come colpevole dell’omicidio della moglie Eligia Ardita e della piccola Giulia che lei portava in grembo. L’inferimiera siracusana, infatti, era all’ottavo mese di gravidanza.
Dopo l’interruzione dell’attività processuale a causa del coronavirus, ieri si è tenuta l’udienza in cui a parlare sono state le parti civili: gli avvocati Francesco Villardita, Cristiano Leonardi, Giambattista Rizza, Rossella Grande, Loredana Battaglia, Pilar Maria Dolores Castiglia, Maria Rita D’Amico e Giuseppe Giardinelli
Prossima udienza fissata al 29 giugno quando sarà la volta dei difensori di Christian Leonardi: Vera Benini e Felicia Mancini.
Il 13 luglio è prevista la sentenza.
Per l’accusa, l’omicidio, avvenuto nella notte del 19 gennaio 2015, è stato compiuto al culmine di un litigio tra Leonardi e la moglie nella loro abitazione di via Calatabiano, a causa dell’intenzione dell’uomo di uscire con alcuni amici dopo cena. Leonardi avrebbe tappato la bocca alla moglie, causandone la morte per soffocamento con il suo rigurgito.
Leonardi, di contro, dopo un’iniziale ammissione di responsabilità, alla prima udienza del processo di primo grado, ha depositato una lettera in cui respingeva qualsiasi addebito, dicendo che erano stati il fratello e il suo difensore dell’epoca a convincerlo a confessare “per evitare di passare tutta la vita in carcere”.

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