Nota unitaria delle categorie Edili di Cgil, Cisl e Uil su proroga validità Durc in Commissione Bilancio alla Camera. Ecco il testo, contenuto in un comunicato, diffuso alla stampa dalla triplice: “Ancora una volta è arrivata la famosa “manina”, l’amica degli imbroglioni e della illegalità. La “manina” ha prorogato in Commissione Bilancio della Camera, nella giornata di ieri, la validità del Durc (Documento unico di regolarità contributiva), cancellando di fatto il comma 1 dell’art. 81 che limitava la validità dello stesso documento al 15 giugno (già in regime di deroga a causa della emergenza sanitaria). Ma cosa è il Durc? E’ l’essenziale documento che certifica la regolarità di versamento contributivo nei confronti dei propri dipendenti e che viene chiesto alle imprese per iniziare qualsiasi lavoro. In edilizia, oltre all’attestazione da parte di Inps e Inail, è previsto un terzo ente certificatore: la Cassa Edile. Per le caratteristiche del settore, la cassa edile è erogatore, tra le altre cose, di una serie di istituti contrattuali tra cui: ferie, permessi e tredicesima. Senza un controllo costante, e tra questi vi è quello del Durc, quanti dei 5000 lavoratori edili della provincia di Siracusa sarebbero in grado di ricevere il loro salario differito? Ecco cosa sta permettendo la decisione scellerata della Commissione Bilancio, il calpestio dei diritti dei lavoratori edili! E’ incredibile. Chiediamo da 5 anni di tornare a introdurre elementi di congruità sul Durc, per renderlo nuovamente uno strumento efficace contro i furbetti, perché ci siamo accorti da tempo a quali storture è sottoposto il sistema dopo che il Governo Renzi ne allentò le maglie nel 2015, ed invece di accogliere le nostre proposte, si tenta un nuovo colpo di mano, anzi di manina, al fine di rendere più semplice la vita ai furbetti e più ingiusta la vita alle imprese sane. Basta con le scuse della semplificazione amministrativa. Queste sono le classiche scorciatoie all’italiana per premiare i furbi e fregare gli onesti. Un gravissimo errore politico come quello dell’allora Ministro Poletti. Si può semplificare senza riempire i cantieri di concorrenza sleale. Ci opponiamo, in maniera decisa, a questo provvedimento come sta accadendo con la stessa forza e la stessa sensibilità in tutta Italia, in queste ore. Ma c’è ancora tempo, il Parlamento può esser in grado di invertire la rotta e cancellare questa vergognosa deregolamentazione che non aggiunge nulla al rilancio ma toglie diritti ai lavoratori. Per questo motivo chiediamo alla deputazione provinciale di sposare questa battaglia o sarà mobilitazione”. Navigazione articoli AUTOSTRADA ROSOLINI-MODICA, FALCONE: “I SINDACATI NON FANNO L’INTERESSE DELL’OPERA” NOTO. STEFANO ZITO (M5S): “STIAMO MONITORANDO LA SITUAZIONE PER UNA RAPIDA RIAPERTURA DEL CENTRO IMPIEGO”