Plastica killer per le tartarughe marine - La Stampa - Ultime ...

“È di fondamentale importanza proteggere il delicato processo di riproduzione delle tartarughe marine imparando a riconoscere le tracce delle nidificazioni e le uova presenti negli arenili”.
L’appello è della presidente dell’Area Marina Protetta Plemmirio, Patrizia Maiorca, in un momento in cui sembrano moltiplicarsi gli avvistamenti di Caretta caretta nel mare di Siracusa e in tutta la Sicilia.
Video emozionanti di Caretta caretta intente a nuotare anche nelle acque turchesi dell’Area Marina Protetta Plemmirio, vengono postati sui social raccogliendo consensi e stupore da parte dei fortunati bagnanti che si imbattono in tali piacevoli incontri in mare.
Aumentano anche le segnalazioni di nidificazioni a “sorpresa” di tartarughe marine nelle spiagge siciliane, e questo riaccende i riflettori sulla esigenza di tutela dei nidi, delle uova, che parte soprattutto dalla capacità di riconoscerli in tempo, n particolare nel corso delle operazioni di pulizia degli arenili.
Già l’anno scorso, l’Area Marina Protetta siracusana aveva organizzato un corso gratuito di formazione rivolto principalmente agli operatori ecologici e ai gestori di lidi impegnati nella pulizia delle spiagge del litorale della provincia di Siracusa. Il corso tenuto da Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” e del “Progetto Life Euroturtles” era focalizzato proprio sul riconoscimento delle tracce della Caretta caretta, la più diffusa tra le specie di tartarughe marine del Mediterraneo.
Ed è notizia di questi giorni che, proprio la Prato e Giuseppe Arena, uno degli operatori ecologici che aveva partecipato al corso nella sede dell’AMP Plemmirio, hanno contribuito al riconoscimento e poi alla segnalazione al WWF della presenza di nidi e uova di tartaruga in alcune spiagge siciliane, che sono stati così messi in sicurezza.

“Riconoscere le tracce dei nidi di tartarughe marine è determinante per la riproduzione e la stessa sopravvivenza della specie – afferma la presidente Maiorca – rinnoviamo, pertanto, il nostro appello e ci impegneremo a organizzare altre iniziative come quella dell’anno scorso, nella speranza che ci sia una massiccia adesione di tutti gli operatori più
interessati. Rammentiamo come la normativa non preveda in alcun modo la chiusura della spiaggia o preclusioni ai bagnanti, la nidificazione delle tartarughe tuttavia è importante non solo dal punto di vista della tutela del patrimonio faunistico ma costituisce anche una considerevole opportunità turistica per i territori in cui si verifica e l’attenzione per questo fenomeno nei nostri arenili deve sempre essere alta”.

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