“Già lo scorso maggio manifestammo attraverso una nota alla stampa tutti i dubbi per un bando che equiparava la posizione di direttore del Ciapi a quella di un dirigente regionale, con relativi e onerosi emolumenti; oggi è arrivata la conferma delle perplessità espresse con il ritiro del bando da parte della Regione”. Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive. “Al di là della conferma dei dubbi espressi anche dai sindacati, il ritiro del bando non risolve certamente i problemi vissuti dal Ciapi – spiega l’On. Cafeo – le cui difficoltà finanziarie restano gravi sia per l’anno in corso sia per il 2021, con conseguenti fosche prospettive anche per i dipendenti attualmente occupati”. “Alla base delle <<non scelte>> effettuate da questo governo – prosegue Cafeo – resta l’assoluta mancanza di visione, già ampiamente dimostrata sia nella gestione dei Beni Culturali sia nell’approccio alle politiche industriali e oggi, tanto per non farci mancare nulla, confermata anche nei confronti della formazione professionale d’eccellenza, di cui proprio il Ciapi è stato per anni un simbolo”. “Avendo a disposizione un ente così importante e non avere alcuna idea sul come rilanciarne l’attività significa sprecare tempo e risorse pubbliche – continua l’On. Cafeo – tanto varrebbe allora chiuderlo definitivamente, evitando ai dipendenti la condizione di dover mendicare ogni mese lo stipendio per portare avanti un carrozzone abbandonato”. “Sono tuttavia convinto che il Ciapi possa e debba tornare ad essere un ente di formazione strategico per il nostro territorio – conclude l’On. Cafeo – per questo chiederò di calendarizzare al più presto il DDL sulla riforma del Ciapi in aula, rispondendo così ancora una volta per via legislativa alla mancanza di rispetto che questo Governo regionale ha nei confronti del nostro territorio”. Navigazione articoli Femca Cisl e Ficltem Cgil al fianco dei lavoratori del settore coibenti della zona industriale di Siracusa Sopralluogo nelle scuole avolesi