I finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno recentemente concluso un’indagine in materia ambientale, volta all’individuazione delle responsabilità per l’abbandono di rifiuti lungo la S.P. 14, strada trafficata di principale collegamento tra i comuni di Siracusa e Canicattini Bagni.
L’attività nasce dalla segnalazione di un cittadino che ha denunciato l’abbandono di una montagna di rifiuti in contrada Serramendola: nelle diverse ore del giorno e della notte, i baschi verdi della locale Compagnia hanno monitorato numerosi soggetti che, accostandosi sul ciglio della strada, contribuivano al degrado del territorio e dell’ambiente.
Le investigazioni, eseguite sotto l’egida della Procura della Repubblica di Siracusa, si sono incentrate anche sulla visione delle immagini di una telecamera di video – sorveglianza appositamente installata in loco.
Dalla visione dei filmati, è stato riscontrato l’abbandono di ingenti quantità di rifiuti speciali da parte di diverse aziende operanti nel circondario. La fattispecie è penalmente sanzionata dal Testo unico ambientale (D.Lgs 152/06) con l’arresto fino a un anno e multe fino ad un massimo di 26.000 euro. I responsabili sono stati pertanto deferiti all’A.G. per le proprie, specifiche responsabilità.
Gli strumenti video hanno però ripreso anche il rilascio di spazzatura da parte di privati cittadini che, individuati tramite le targhe delle autovetture, sono stati convocati presso gli uffici dei militari, ammettendo le proprie responsabilità nel corso delle loro audizioni.
Per costoro sono scattate le sanzioni amministrative previste dallo stesso Testo Unico, che variano da un minimo di 300 fino a 3.000 euro nei casi più gravi.
Al termine delle operazioni sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria 24 soggetti e sanzionati amministrativamente altri 162 per le violazioni alla normativa ambientale con la conseguente comunicazione al Libero Consorzio Comunale di Siracusa di sanzioni pecuniarie per circa 170 mila euro.
L’operazione “Trash” si inserisce nel più ampio quadro delle attività dedicate dalle Fiamme Gialle al delicato settore dei rifiuti, nel cui ambito sono state recentemente condotte le operazioni “Black Trash” e “Gold Trash”, a seguito delle quali sono emerse plurime responsabilità di natura economico finanziaria, lavoristica e per reati contro la Pubblica
Amministrazione (corruzione).
L’ambiente è di tutti e, pertanto, tutti devono concorrere alla sua salvaguardia. Se i servizi cittadini di settore vanno necessariamente organizzati secondo trasparenza ed efficienza, dall’altro lato tutti devono collaborare per la migliore tutela dell’equilibrio che lo governa. L’intervento operativo conferma la trasversalità dell’azione della Guardia di

Finanza a tutela della legalità che, nel caso di specie, si è tradotta nella individuazione e repressione, a più livelli, di fenomeni illegali e dannosi per la salute dei cittadini.

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