“Oltre 8 milioni di euro per la provincia di Siracusa previsti nel Decreto Rilancio. Con il decreto del 24 luglio il Ministero dell’Interno ha pubblicato il riparto del fondo da 3,5 miliardi per il ristoro delle perdite di gettito dei comuni, delle Città metropolitane e delle Province.” Ad annunciare il nuovo arrivo di “fondi freschi” per gli enti locali è Filippo Scerra, deputato nazionale del Movimento 5 Stelle. Nello specifico si tratta della seconda tranche del fondo varato dal Governo nazionale a beneficio di Comuni e Province e di cui era già stata erogata la prima parte a inizio
giugno.
“Il tutto – evidenzia il parlamentare- per consentire agli enti l’esercizio delle funzioni fondamentali in relazione alle perdite di entrate legate all’emergenza Covid-19. Insomma, si tratta di una misura che consentirà ai comuni della provincia e al Libero Consorzio di proseguire con l’erogazione dei servizi alla popolazione.”
Nello specifico per i comuni della provincia di Siracusa sono stati previsti più di 8,6 milioni di euro così ripartiti: 739.424 euro per Augusta; 467.629 euro per Avola, 36.890 euro per Buccheri, 23.650 euro per Buscemi, 105.399 euro per Canicattini Bagni; 239.106 euro per Carlentini; 12.185 euro per Cassaro; 35.808 euro per Ferla.
E ancora: 237.221 euro per Floridia, 218.725 euro per Francofonte, 230.838 euro per Lentini, 235.717 euro per Melilli, 493.693 euro per Noto, 344.481 euro per Pachino, 126.506 euro per Palazzolo Acreide, 64.339 euro per Portopalo di Capo Passero, 303.198 euro per Priolo Gargallo, 182.246 euro per Rosolini, 2.733.752 euro per Siracusa, 117.292 euro per Solarino, 118.925 euro per Sortino. Infine stanziato anche 1.603.143 euro per il Libero Consorzio di Siracusa.
“Parliamo di un provvedimento di grande respiro – spiega Scerra – che prevede interventi in totale da 55 miliardi di euro per tamponare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus. Con questa seconda tranche di trasferimenti ai Comuni e al Libero Consorzio abbiamo dimostrato nuovamente la nostra sensibilità per quanto riguarda le esigenze degli enti ma soprattutto quelle della cittadinanza che non può essere ulteriormente penalizzata da un taglio di servizi dopo l’emergenza sanitaria. Ma oltre a tutto questo con il Decreto Rilancio abbiamo messo in campo azioni per
sostenere le imprese, i lavoratori dipendenti, le partita Iva, ma anche le associazioni del terzo settore.

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